Alcuni lavoratori possono andare in pensione con sette anni di anticipo. È una possibilità confermata dal decreto Milleproroghe. Ecco cosa è l’isopensione e chi ne ha diritto.

In pensione sette anni prima del previsto. È la cosiddetta isopensione, introdotta dalla riforma Fornero che serviva ad aumentare la sostenibilità di un sistema pensionistico, quello italiano, minacciato dall’invecchiamento della popolazione e dal basso numero di nascite.

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Isopensione: cosa è cambiato

Il decreto Milleproroghe ha confermato fino al 2026 la possibilità di godere di questo esodo per sette anni. A regime, l’isopensione poteva essere concessa solo nei quattro anni precedenti l’effettiva messa a riposo.

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Chi ha diritto all’isopensione

Possono accedere all’isopensione i lavoratori dipendenti a tempo indeterminato. Devono maturare i requisiti minimi contributivi e di età per il diritto alla pensione entro sette anni dalla fine della loro esperienza in azienda. L’impresa deve invece avere più di 15 dipendenti ed essere in eccesso di personale.

Chi paga l’isopensione

Se queste condizioni sono soddisfatte, i sindacati possono accordarsi con i datori di lavoro affinché paghino ai loro (ex) dipendenti la pensione per il primo periodo. In questo modo le aziende evitano di pagare lo stipendio (spesso più alto, vista l’anzianità) ai loro dipendenti e lo Stato risparmia. Terminati gli anni di esodo, l’interessato può fare domanda per la pensione vera e propria.

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