L’Istituto nazionale di statistica ha pubblicato i dati sull’inflazione a novembre: i prezzi continuano ad aumentare in diversi settori, anche se l’incremento è meno significativo rispetto agli scorsi mesi. “La situazione resta insostenibile”, commenta l’Unione nazionale consumatori, stilando una tabella dei rincari per le famiglie con figli.

I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona registrano a novembre una modesta accelerazione su base tendenziale (da +12,6% a +12,7%), rallentano, al contrario, anch’essi di poco, quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto (da +8,9% a +8,8%). Lo comunica l’Istat, divulgando i dati aggiornati sull’inflazione.

Inflazione trainata dall’aumento dei prezzi energetici

Su base annua, i prezzi dei beni mostrano un lieve rallentamento (da +17,6% a +17,5%), mentre rimangono stabili quelli dei servizi (+3,8%). Si ridimensiona, quindi, di poco, il differenziale inflazionistico negativo tra questi ultimi e i prezzi dei beni (da -13,8 di ottobre a -13,7 punti percentuali). L’aumento congiunturale dell’indice generale è dovuto prevalentemente ai prezzi dei beni energetici regolamentati (+4,2%), degli energetici non regolamentati (+2,2%), degli alimentari lavorati (+1,5%) e dei beni non durevoli (+0,6%); in calo invece, a causa per lo più di fattori stagionali, i prezzi dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (-0,4%) e dei Servizi relativi ai trasporti (-0,2%). Secondo i dati definitivi di novembre resi noti dall’Istat, l’inflazione annua è pari a +11,8% come a ottobre, livelli che non si vedevano da marzo 1984 (quando fu +11,9%)

Unc: “Una sciagura, per le famiglie la situazione resta insostenibile”

“Una sciagura! Il fatto che l’inflazione sia stabile all’11,8% come a ottobre vuol dire che la situazione delle famiglie resta stabilmente catastrofica e insostenibile. Un rialzo che non si aveva da oltre 38 anni fa non è certo consolante. La conseguenza è una gelata sul Natale e sui consumi, visti i rincari insostenibili e il caro bollette. Il Governo avrebbe dovuto fare qualcosa, sia per ridare capacità di spesa alle famiglie, ad esempio detassando le tredicesime, sia per calmierare i prezzi. Invece non solo non ha fatto niente, ma è addirittura andato nella direzione opposta, riducendo di 10 cent lo sconto sulle accise dei carburanti. I nostri più sentiti ringraziamenti!” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione nazionale consumatori (Unc).

Dona: “Per famiglie con figli stangata da migliaia di euro”

“Per prodotti alimentari e bevande analcoliche, che segnano un +13,6%, una famiglia pagherà in media 767 euro in più su base annua. Una batosta che sale a 1.046 euro per una coppia con 2 figli, 944 per una coppia con 1 figlio. Nel caso delle coppie con 3 figli, poi, si ha una mazzata record di 1.249 euro nei dodici mesi” prosegue Dona. “Per quanto riguarda l’inflazione nel suo complesso, il +11,8% significa, per una coppia con due figli, un aumento del costo della vita pari a 3.974 euro su base annua, di cui 2.136 per abitazione, elettricità e combustibili, 1.083 per il solo carrello della spesa. Per una coppia con un figlio, la spesa aggiuntiva annua è pari a 3.689 euro. In media per una famiglia il rincaro è di 3.250 euro, 1.940 per l’abitazione, 797 per il solo carrello della spesa. Il primato spetta ancora una volta alle famiglie numerose con più di 3 figli con una scoppola pari a 4.466 euro, 1.286 per i beni alimentari e per la cura della casa e della persona” conclude Dona.

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