È stato siglato il protocollo d’intesa della Gronda di Genova. Con la firma viene riconosciuto il valore e l’urgenza rispetto ai tempi dell’esecuzione dell’opera, un progetto iniziato nel 2010. L’infrastruttura rafforzerà la logistica territoriale in risposta ai crescenti flussi di traffico sulla rete ligure.

È stato siglato oggi in prefettura il protocollo d’intesa della Gronda di Genova, una delle più imponenti opere ingegneristiche mai realizzate a livello europeo. L’intesa è stata firmata da Matteo Salvini, ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, da Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria, da Marco Bucci, sindaco della città metropolitana di Genova, da Paolo Emilio Signorini, presidente dell’autorità di sistema portuale del Mar Ligure Occidentale e da Roberto Tomasi, amministratore delegato di Autostrade per l’Italia Spa

“Per Autostrade per l’Italia è motivo di profondo orgoglio essere protagonista della più grande sfida ingegneristica in Europa”, ha affermato Roberto Tomasi e prosegue: “Si tratta di un’opera strategica per cui saranno utilizzate tecniche realizzative e soluzioni ingegneristiche all’avanguardia, in un contesto unico in ambito nazionale e internazionale. La Gronda è un’infrastruttura che sarà motore dello sviluppo del sistema-Paese e la mobilità nazionale, rafforzando la logistica territoriale con effetti positivi per l’economia italiana”.

Con la firma del protocollo viene riconosciuto il valore strategico e confermata l’urgenza rispetto ai tempi dell’esecuzione dell’opera, in quanto azione di fondamentale interesse per lo sviluppo territoriale e nazionale da un punto di vista economico-sociale. L’infrastruttura rafforzerà la logistica territoriale in risposta ai crescenti flussi di traffico sulla rete ligure, in concomitanza con la realizzazione dell’imponente piano di ammodernamento degli asset messo in campo da autostrade per l’Italia.

“È il primo protocollo che firmiamo del “Dl aiuti” e progressivamente nelle prossime settimane firmeremo anche gli altri relativi a 14 opere di interesse strategico che coinvolgono autostrade”, ha detto Tomasi.

Cosa cambierà con la Gronda

Questa infrastruttura è destinata a rivoluzionare la viabilità regionale e nazionale e vedrà ogni giorno transitare più di 40mila veicoli, di cui più di ottomila mezzi pesanti. Per l’opera si prevede un investimento complessivo stimato per oltre quattro miliardi di euro di lavori, importo interamente finanziato dalla società concessionaria.

L’opera vedrà impegnate settemila maestranze all’anno per la realizzazione di 72 chilometri di viabilità autostradale, di cui 25 gallerie (per una lunghezza totale pari a 50 chilometri), 37 tra ponti e viadotti (di cui 16 nuovi e 21 esistenti). Un progetto pensato per fare da raccordo tra tutti i punti nevralgici del sistema di trasporto ligure, dall’aeroporto al porto fino alle ferrovie. L’infrastruttura interessa tutta la viabilità ordinaria che corre da Ovest a Est del territorio urbano.

Il progetto di adeguamento del sistema A7-A10-A12 prevede la realizzazione di un nuovo tratto a due corsie per senso di marcia, con il raddoppio dell’esistente A10 nel tratto di attraversamento del comune di Genova dalla Val Polcevera fino all’abitato di Vesima.

“Costi non si riversino sui consumatori”, l’intervento di Salvini

Per quanto riguarda i prezzi, “l’obiettivo è che i costi non si riversino sui consumatori. È chiaro che i prezzi vanno aggiornati e non devono esserci impatti sui tempi di lavorazione”, ha detto il ministro Matteo Salvini, parlando degli extra costi della Gronda a Genova. In precedenza a parlarne era stato Roberto Tomasi: “Ci troviamo in una condizione di incremento dei prezzi e dovremo trovare il meccanismo per aggiornare i costi senza impattare sulle tariffe per gli utenti“.

Un progetto sostenibile

Il progetto si caratterizza per una particolare attenzione all’ambiente, oltre a portare beneficio per quanto riguarda la qualità dell’aria: le polveri sottili subiranno una riduzione fino al 54%, come la Co2 che, grazie agli interventi di riforestazione per 31 ettari di nuovi boschi, si abbatterà di 655 tonnellate rispetto ad oggi. Quasi il 100% dei materiali di scavo delle gallerie non viaggeranno su gomma, ma attraverso un apposito slurrydotto e verranno riutilizzati per la realizzazione della banchina dell’aeroporto, che vedrà anche l’installazione di impianti fotovoltaici per 25 ettari.

Il nuovo tratto sarà autosufficiente dal punto di vista energetico: il fotovoltaico coprirà il 100% del fabbisogno dell’infrastruttura, mettendo a disposizione del territorio il restante 50% dell’energia prodotta.

Fonte Agi

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