Prezzi sul del 23,3% rispetto al mese precedente. Lo ha comunicato Arera in una nota dove sottolinea anche che la spesa gas per la famiglia tipo nel 2022 è stata di circa 1.866 euro, pari al 64,8% in più rispetto al 2021. Ecco tutti i dati.

Le bollette del gas per il mese di dicembre per la famiglia tipo nel mercato tutelato cresceranno del +23,3% rispetto a quelle di novembre. Lo ha fatto sapere l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (Arera) spiegando che nelle prime settimane di dicembre sono state registrate “quotazioni gas ancora particolarmente elevate (con punte di circa 135 €/MWh) prima delle riduzioni di fine mese”. Nel comunicato stampa, Arera nota anche che la spesa gas per la famiglia tipo nel 2022 è stata di circa 1.866 euro, pari al 64,8% in più rispetto al 2021. Per le bollette sul mercato libero, la tariffa dipende dal tipo di contratto firmato e da quando è stato siglato.

Unc: “Bollette insostenibili per troppi italiani”

L’Unione nazione consumatori ha parlato di una Caporetto dopo l’aggiornamento dei prezzi comunicato da Arera. Secondo Marco Vignola, responsabile del settore energia dell’associazione, queste bollette sono “da infarto, insostenibili per troppi italiani” e “il Governo si sta dimostrando del tutto inadeguato ad affrontare questa emergenza nazionale, limitandosi a riciclare quanto fatto da Draghi nonostante la situazione sia nel frattempo profondamente peggiorata“. E ancora: “Regna il silenzio anche rispetto alla fine del mercato tutelato del gas che per i condomini e le associazioni, dalla polisportiva alla pro loco del paese, è prevista tra meno di 3 mesi, il 1° aprile 2023. Urge un rinvio,” conclude Vignola.

Preoccupata anche Coldiretti secondo cui la spesa energetica ha un doppio effetto negativo perché da un lato riduce il potere di acquisto dei cittadini e delle famiglie, e dall’altro aumenta anche i costi delle imprese particolarmente rilevanti per l’agroalimentare con l’inverno.

Cosa era successo a novembre e cosa succederà in futuro

Dopo il calo del mese di ottobre (-12,9%), a novembre si era registrata una crescita del 13,7%. La bolletta è influenzata dalla media mensile del prezzo sul mercato all’ingrosso italiano. E potrebbe calare in futuro, visto che il prezzo del gas alla borsa Ttf è ritornato ai livelli precedenti l’invasione russa dell’Ucraina.

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Perché stanno calando i prezzi all’ingrosso del gas

Secondo il presidente di Nomisma Energia Davide Tabarelli, un contributo al calo dei prezzi potrebbe essere arrivato dal price cap introdotto lunedì 19 dicembre dal Consiglio dei ministri dell’Energia dell’Unione europea. Si innesca nel caso in cui il Ttf superi i 180 euro al Megawattora per tre giorni lavorativi e se nello stesso lasso di tempo il prezzo supera di 35 euro quello del gas naturale liquefatto (calcolato in base a diversi indici). Come specificato nell’accordo, il tetto dovrebbe entrare in vigore dal 15 febbraio dopo alcune analisi preliminari condotte da enti indipendenti. La misura, che ha già causato una dura reazione da parte della Russia, non è l’unico aspetto che bisogna considerare per capire quanto sta accadendo alla Borsa di Amsterdam.

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Temperature meno calde e minor domanda di gas

Come spiegato dal Foglio, i principali indici internazionali – non solo il Ttf – sono in calo. Un fenomeno dovuto in Europa al calo della domanda: nei primi undici mesi del 2022, il fabbisogno europeo di gas è sceso dell’11% rispetto alla media del triennio 2019-21. Questo soprattutto grazie ai minori consumi di industria e famiglie, dovuti ai prezzi alti e alle temperature meno rigide del passato.

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