Annunciato dalla presidente Meloni, torna il bonus trasporti nel nuovo decreto carburanti. Stanziati 100 milioni per il rinnovo della misura, ma scende la soglia di reddito per poterlo richiedere. Ecco tutto quello che c’è da sapere.

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella sabato mattina ha firmato il nuovo decreto carburanti, che viene così pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Approvato nella notte di giovedì, 12 gennaio, dal Consiglio dei ministri, il testo reintroduce il bonus trasporti scaduto a dicembre e varato lo scorso anno dal precedente governo Draghi.

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni, già prima dell’approvazione del decreto, aveva annunciato al Tg5 la reintroduzione della misura, assente tuttavia nel comunicato stampa diramato al termine della riunione. Nel testo, invece, il bonus è presente e ha subito alcune modifiche rispetto al precedente incentivo.

Nuovo bonus trasporti: cosa cambia

Il bonus consiste in un contributo di 60 euro utile per pagare l’abbonamento per i servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale, così come per il trasporto ferroviario nazionale. Nella precedente versione, l’accesso all’agevolazione era riservato alle persone con reddito inferiore ai 35mila euro. Il governo Meloni, nel nuovo decreto carburanti, ha invece abbassato la soglia a 20mila prevedendo per l’intervento ha uno stanziamento di 100 milioni di euro. Il buono è nominativo e non cedibile, quindi soltanto il beneficiario potrà usufruirne, e sarà valido per l’acquisto di un solo abbonamento.

Inoltre, non costituirà, come in precedenza, reddito imponibile e non avrà rilevanza per l’indicatore Isee. “Il valore del buono”, si legge nel testo del decreto, “è pari al 100 per cento della spesa da sostenere per l’acquisto dell’abbonamento e, comunque, non può superare l’importo di 60 euro. Il buono di cui al primo periodo è riconosciuto in favore delle persone fisiche che nell’anno 2022 hanno conseguito un reddito complessivo non superiore a 20.000 euro”.

Il bonus era stato istituito con il decreto legge 50 del 2022, il dl Aiuti. Allora era stato istituito un fondo con 180 milioni per “un buono da utilizzare per l’acquisto di abbonamenti per i servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale ovvero per i servizi di trasporto ferroviario nazionale”, provvedimento rivendicato dall’allora ministro del Lavoro Andrea Orlando.

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