In un’intervista al Corriere della Sera, il commissario per la ricostruzione post-alluvione Figliuolo fa il punto sulla ricostruzione nella Regione e spiega come verranno utilizzati i fondi. Ecco i passaggi più significativi.

Pronti i primi 876 milioni“. Il generale Francesco Paolo Figliuolo, nominato commissario per la ricostruzione post-alluvione, spiega che al momento sono arrivati “sulla contabilità del commissario i primi 876 milioni di euro da destinare alla messa in sicurezza del territorio. Con queste risorse si darà luogo al pagamento immediato dei lavori già effettuati e in corso”. A questi, aggiunge, “seguiranno a breve gli interventi di ricostruzione, di ripristino e di riparazione per le più urgenti necessità e finalizzati alla messa in sicurezza del territorio, per la tutela della pubblica e privata incolumità. Parliamo di circa 448 milioni di euro per il 2023”, dice il commissario. Nell’alluvione che ha colpito l’Emilia-Romagna lo scorso maggio sono morte 17 persone.

Quali saranno gli interventi e quanto costeranno

Andando poi più nel dettaglio, Figliuolo spiega che “per gli interventi di somma urgenza spese che i Comuni e altri enti attuatori hanno già sostenuto o stanno sostenendo per mettere in sicurezza il territorio la richiesta complessiva per il 2023 è di 289 milioni di euro, che la struttura rimborserà già a partire dai prossimi giorni. Ulteriori 123 milioni sono per i lavori che termineranno nel 2024 e dei quali il commissario dispone già dei fondi”.

“Per gli interventi di ricostruzione urgenti finalizzati alla messa in sicurezza del territorio parliamo invece di finanziamenti per circa un miliardo e 133 milioni euro, di cui 448 milioni da impegnare nel 2023 e 684 milioni nel 2024. Queste risorse sono destinate agli interventi da realizzare in Emilia-Romagna, per un importo di poco più di un miliardo e nelle Regioni Toscana e Marche per, rispettivamente, 56 e 55 milioni”, aggiunge poi.

Il generale sottolinea inoltre che con il governatore della Regione Emilia-Romagna Bonaccini, “come con i presidenti Giani e Acquaroli, c’è un rapporto istituzionale e professionale ben solido, che risale alla mia esperienza da commissario alla campagna vaccinale e al contrasto alla pandemia. C’è un quotidiano confronto costruttivo”. In quanto ai ritardi di cui ha parlato anche il ministro Salvini, Figliuolo spiega che “per destinare le risorse è necessaria un’attività di pianificazione. La ricostruzione deve essere veloce, bisogna ripartire presto e bene”. La priorità, aggiunge, “è pagare i lavori già svolti in somma urgenza, questo perché tra i soggetti attuatori vi sono Comuni, specie i piccoli, che più di altri hanno bisogno di essere ristorati per le spese sostenute”.

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