Si è concluso un nuovo consiglio dei ministri convocato nella serata di mercoledì. Durante il vertice, cui il ministro Giorgetti ha partecipato da remoto perché influenzato, sono stati discussi molti temi. Ecco cosa è stato stabilito.

Dalle nuove regole per le Ong che effettuano soccorsi in mare al provvedimento per salvaguardare determinati contesti industriali che, a causa tra l’altro del caro-energia, si trovano in situazione di carenza di liquidità. Sono diverse le decisioni prese dal Consiglio dei ministri convocato nella serata di mercoledì 28 dicembre: vertice al quale il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha partecipato da remoto poiché influenzato.

La riunione tra Meloni e i suoi ministri è uno degli ultimi impegni del governo prima della fine dell’anno. Giovedì 29 ci sarà la tradizionale conferenza stampa del Presidente del Consiglio, poi dovrebbe arrivare anche l’approvazione della Manovra.

Le nuove regole sui flussi migratori

Il Consiglio dei ministri, riunito a Palazzo Chigi, ha dato il via libera al nuovo decreto sui migranti, con regole più stringenti anche per le ong che effettuano soccorsi in mare. Nel comunicato diffuso dopo il vertice si fa sapere che il governo ha declinato “le condizioni in presenza delle quali le attività svolte da navi che effettuano interventi di recupero di persone in mare possono essere ritenute conformi alle convenzioni internazionali e alle norme nazionali in materia di diritto del mare” e che “si disciplinano più compiutamente gli effetti della violazione del limite o del divieto di transito e sosta nel mare territoriale, facendo salvo il principio di salvaguardia dell’incolumità delle persone presenti a bordo”.

Il risultato è “un sistema sanzionatorio di natura amministrativa, in sostituzione del vigente sistema di natura penale; in tale quadro si prevedono, oltre alla sanzione pecuniaria, il fermo amministrativo della nave (contro il quale è ammesso ricorso al prefetto) e, in caso di reiterazione della condotta vietata, la confisca della stessa, preceduta dal sequestro cautelare. Analoghe sanzioni si prevedono qualora il comandante e l’armatore della nave non forniscano le informazioni richieste dall’autorità nazionale per la ricerca e il soccorso in mare o non si uniformino alle indicazioni impartite da quest’ultima”.

Secondo quanto riporta Adnkronos, nella bozza del decreto approvato si stabilisce che “le navi delle ong che effettuano salvataggi in mare devono richiedere “nell’immediatezza dell’evento, l’assegnazione del porto di sbarco” e “il porto di sbarco assegnato dalle competenti autorità deve essere ” raggiunto senza ritardo per il completamento dell’intervento di soccorso”. Si prevede poi che, per le violazioni più gravi, “si applica al comandante della nave la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 10.000 a euro 50.000” e la “responsabilità” si estende in solido “all’armatore e al proprietario della nave”.

Dura la replica di Sea Watch: “Il nuovo ‘decreto Sicurezza’ approvato dal Consiglio dei ministri del Governo Meloni non è altro che l’ennesimo tentativo di ostacolare e criminalizzare le attività delle navi della società civile. Nessun governo può impedire a una nave di sottrarsi all’obbligo di soccorso e nessuna nave si rifiuterà di accogliere chi chiede aiuto nel Mediterraneo centrale. Rispetteremo il diritto internazionale, come abbiamo sempre fatto”.

Le novità sull’ex Ilva

Il Consiglio dei ministri ha esaminato ed approvato il decreto legge recante ‘Misure urgenti per impianti di interesse strategico nazionale’ presentato dal Ministero per le Imprese e il Made in Italy e dal Ministero della Giustizia. Il provvedimento, si legge nel comunicato stampa, è finalizzato a salvaguardare determinati contesti industriali che, a causa tra l’altro del caro-energia, si trovano in situazione di carenza di liquidità.

Tra le altre cose, col decreto si provvede al rafforzamento patrimoniale della gestione dell’impianto siderurgico di Taranto, autorizzando l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa S.p.a. (Invitalia) ad apportare fino a 1 miliardo di euro per garantirne l’operatività.

Il testo prevede inoltre modifiche alla normativa per la attivazione delle procedure per l’amministrazione straordinaria in caso di insolvenza della società e stabilisce che “i compensi degli amministratori straordinari delle grandi imprese in crisi vengono parametrati ai risultati da essi conseguiti nell’amministrazione e viene fissato un limite complessivo per il compenso degli amministratori giudiziali”.

La gestione del Covid

Durante il cdm, il ministro della Salute Orazio Schillaci ha riferimento sull’andamento del coronavirus nel Paese. Al termine del vertice, ha poi fatto sapere che i positivi al Covid che provengono dalla Cina verranno posti in quarantena e si stanno predisponendo le adeguate misure a questo proposito. La misura è stata ufficializzata alcune ore dopo che si è stabilito di sottoporre a tampone obbligatorio tutte le persone che arrivano dal Paese asiatico, dove si stanno registrando numeri mai visti prima. “Abbiamo fatto un’ordinanza perché è fondamentale, nel caso di tampone positivo, sequenziarlo e vedere quali sono le varianti presenti“, ha detto il ministro. “Noi siamo molto tranquilli e speriamo che queste varianti siano già presenti sul territorio nazionale: questo sarebbe un dato molto confortante”, aggiungendo che comunque, al momento, “non c’è motivo di preoccupazione”. 

Fonte Adnkronos

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