Si aggrava la spesa delle famiglie con l’avvio dell’anno scolastico Molte le associazioni che hanno calcolato il caro scuola. In alcuni casi si arriva a incrementi fino al 10% in più rispetto al 2022.

Prima della campanella, a suonare fragoroso è l’allarme per il caro prezzi per chi si sta preparando a tornare sui banchi di scuola. Sono molte le associazioni che in questi giorni stanno calcolando i rincari che andranno a gravare sui bilanci familiari già duramente compromessi dai continui aumenti dell’energia, dei carburanti e dei beni alimentari in primis.

Per gli studenti di prima media gli aumenti sono nell’ordine del 10% per una spesa media di quasi 500 euro. Per chi inizia il liceo invece la spesa per testi e dizionari è di quasi 700 euro (+2% rispetto a un anno prima). Senza considerare la spesa per uno zaino o un trolley che può superare i 1.000 euro.

Aumenta il costo dei libri di testo

A scendere in campo anche la Sil Confcommercio che già da mesi denuncia l’aumento dei prezzi di copertina dei libri di testo, contestando le misure annunciate dalla sottosegretaria al ministero dell’Istruzione e del Merito, Paola Frassinetti che insieme al titolare del Mef, starebbe studiando un sistema di detrazione da inserire in sede di dichiarazione dei redditi. Ma non tutti sono d’accordo. “Ribadiamo la nostra contrarietà agli sgravi fiscali, trattandosi di un meccanismo di difficile attuazione e che non favorirebbe chi più necessita di un aiuto”, ha affermato Cristina Giussani, presidente del Sindacato Librai Confesercenti.

“C’è sicuramente l’urgenza di interventi a sostegno delle famiglie, come la detrazione fiscale per tutti al pari delle spese mediche e l’aumento fondi per il diritto allo studio dagli attuali 133 milioni di euro ad almeno 170 milioni, ma anche la necessità di adeguare all’inflazione il tetto di spesa per i testi adottati per ciclo di studi, mai adeguato dal 2012”,è invece la posizione di Paolo Ambrosini, presidente dei librai di Confcommercio intervenuto nel dibattito.

Nelle more della politica, sono molti gli enti locali che hanno emanato o stanno per pubblicare bandi per i cosiddetti bonus scuola riservati ai nuclei familiari con Isee inferiore a 15.493,71 euro. Una misura che quindi va a sostegno dei minori a rischio povertà educativa che nel nostro Paese sono 1,4 milioni. E proprio quella dei libri di testo sembra essere la voce più pesante in questo ritorno a scuola. Per ogni studente in media si spenderanno 502,10 euro per i testi obbligatori +2 dizionari. La variazione rispetto al 2022 è del +4% . A fare i conti è l’Osservatorio Nazionale Federconsumatori prendendo in considerazione le adozioni di testi scolastici di diverse classi delle scuole medie inferiori, licei ed istituti tecnici. Tali costi sono relativi ai libri nuovi.

Come risparmiare sulla spesa scolastica

Acquistando i libri usati, invece, – calcola Federcontribuenti – si risparmia oltre il 26%. Le spese sono particolarmente alte per gli alunni delle classi prime. Nel dettaglio: uno studente di prima media spenderà mediamente per i libri di testo più 2 dizionari 488,40 euro (+10% rispetto allo scorso anno). Un ragazzo di primo liceo spenderà per i libri di testo più 4 dizionari 695,80 euro (+2% rispetto allo scorso anno).

Il consiglio delle associazioni dei consumatori, ma anche degli studenti è quindi quello di rivolgersi al mercato dell’usato dove talvolta si possono trovare anche testi nuovi. Altrettanto utile anche lo scambio diretto all’interno degli istituti, dove sara’ piu’ facile verificare le modifiche tra un’edizione e l’altra, arrivando ad acquistare testi al 50% del prezzo di copertina. Su questo tema è particolarmente impegnato il Codacons che ha avviato un osservatorio sui libri di testo contro la pratica scorretta degli editori di lanciare sul mercato edizioni nuove, seppure con modifiche minime ai testi.

Quanto costa il ‘corredo’ scolastico

Discorso più complesso quello relativo al cosiddetto corredo scolastico: zaini, astucci, diari, quaderni. Sui siti specializzati una cartella di marca supera con facilità i 200 euro, fino ad arrivare a casi limite dove uno zainetto trolley con portapranzo viene venduto alla cifra record di 1.321,90 euro, avverte Assoutenti, che suggerisce al governo di intervenire, creando in collaborazione con la filiera un “kit scuola” con prodotti a prezzi calmierati in grado di garantire il diritto allo studio anche ai ragazzi che provengo da famiglie meno abbienti. Qui il consiglio è di acquistare online, nei negozi della grande distribuzione che offrono scontistiche importanti rispetto alle cartolibrerie, oppure rivolgersi a quei librai che offrono promozioni sulla cancelleria per chi acquista i libri di testo in negozio.

Fonte Agi

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