Indetto il primo sciopero territoriale dei principali sindacati sulla Manovra varata dal governo di Giorgia Meloni. Lo hanno annunciato Cgil e Uil. Della legge di Bilancio ha parlato anche il presidente di Confindustria Bonomi: “Manca una visione sulla crescita”. Intanto, la Corte dei conti si espressa contro il limite dell’utilizzo dei Pos a 60 euro.

Il prossimo 16 dicembre ci sarà il primo sciopero territoriale della Cgil e della Uil – due dei tre principali sindacati confederali – contro la prima Manovra del governo guidato da Giorgia Meloni. La protesta sarà di 4 ore con manifestazioni davanti alle prefetture. “Dopo una lunga giornata di confronto e anche di scambio di idee e di opinioni insieme a Cgil Lombardia e alla Cisl Lombardia la Uil ha proposto un percorso di mobilitazioni contro i contenuti di una Manovra che non dà risposte ai temi che i sindacati hanno presentato alla premier Meloni”. Lo ha detto il segretario generale Uil Milano lombardia Enrico Vizza aggiungendo che al momento la Cisl non ha confermato l’adesione allo sciopero, in attesa dell’incontro dei sindacati con la presidente del Consiglio, in programma il 7 dicembre.

Cgil: “Manovra di corto respiro”

Intanto, la vicesegretaria generale della Cgil Gianna Fracassi ha detto in audizione di fronte alle Commissioni Bilancio di Camera e Senato che la manovra ha “un tratto di corto respiro, in alcuni casi cortissimo”. In particolare, Fracassi ha anche sottolineato che le misure di sostegno sul caro-energia sono finanziate fino a fine marzo.

Bonomi (Confindustria): “Manca una visione sulla crescita”

Una sottolineatura fatta anche dal presidente di Confindustria Carlo Bonomi, che ha aggiunto: “Mi auguro che entro questa data vengano trovate soluzioni, resta l’incertezza“. Bonomi ha poi rimarcato che a suo giudizio “manca una visione sulla crescita, su quanto sta succedendo” e che “bisogna proseguire nella riduzione del debito“.

La Cisl apre alla Manovra del governo più di Cgil e Uil

Secondo il segretario confederale della Cisl Ignazio Ganga, la prima legge di Bilancio varata dal governo Meloni “contiene misure importanti per fronteggiare l’emergenza a sostegno di lavoratori, famiglie e sistema produttivo ma d’altro canto risulta ancora debole e insufficiente sul versante espansivo, per gli investimenti”. 

La critica della Corte dei conti al limite dell’utilizzo del Pos

La Corte dei conti ha depositato venerdì il documento per la sua audizione alle Commissioni Bilancio congiunte di Camera e Senato sulla manovra economica. Nel testo sono contenute alcune “perplessità” riguardo l’alzamento del limite per l’utilizzo del Pos a sessanta euro. “I buoni risultati dell’ultimo biennio hanno consentito di mantenere in equilibrio i conti pubblici, garantendo la sostenibilità di un processo redistributivo che ha assunto dimensioni di rilievo. È importante conseguire significativi miglioramenti in termini di coerenza fiscale, ponendo al centro degli obiettivi pubblici un’efficace azione di contenimento dell’evasione che, nonostante i risultati conseguiti, rimane di dimensioni considerevoli”, si legge nel testo. “Come più volte sottolineato dalla Corte – specifica poi il documento – “per far ciò è necessario che si utilizzino compiutamente le diverse misure di prevenzione e contrasto, che possono concorrere all’innalzamento dei livelli di fedeltà fiscale, favorendo, attraverso l’uso delle tecnologie, l’emersione spontanea delle basi imponibili e supportando la necessaria azione di controllo dell’Amministrazione fiscale; ciò anche mediante l’impiego sistematico dei dati finanziari e, non ultima, un’efficace attività di riscossione”. Poi il commento sulla manovra: “Non sembrano andare in questa direzione alcune delle misure della manovra che interrompono un percorso intrapreso per la tracciabilità dei pagamenti, che ampliano l’area dei ricavi soggetti a regime forfettario o che propongono regimi di favore che, se consentono di ottenere un incremento del gettito immediato, ipotecano entrate future”.

Source link

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *