Dai mezzi di informazione alla salute. Passando per scarpe e vestiti. Alcuni beni e servizi hanno resistito all’inflazione e i loro prezzi sono saliti molto meno: ecco quali.

L’inflazione ha colpito beni e servizi. Ma non tutti. Lo mostrano gli ultimi dati Eurostat sull’indice armonizzato dei prezzi al consumo, che mostra gli aumenti dei cartellini di diversi prodotti. I prezzi nel settore delle comunicazioni (mezzi di informazione inclusi) sono calati dello 0.1% tra il 2021 e il 2022. Rialzi modesti anche in altri due campi: educazione e salute. Oltre ai cartellini di vestiti e scarpe, saliti del 2.9%. A fronte di un indice complessivo cresciuto del 9.2% in un anno.

Dall’energia ai trasporti: i prezzi saliti di più

L’impennata c’è stata invece per le spese legate alla casa, all’acqua, all’elettricità, al gas e agli altri combustibili. I prezzi di questi beni sono cresciuti di quasi un quinto. Molto forte anche il contributo all’inflazione dei trasporti: i biglietti sono rincarati del 12.1%. Cresciute anche le spese per cibo e bevande non alcoliche.

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