Il titolare del Viminale e la commissaria europea agli Affari Interni Ylva Johansson hanno fatto visita all’hotspot dell’isola per poi ripartire verso Roma. “Tangibile miglioramento merito del decreto Cutro”, ha dichiarato Piantedosi riferendosi alle condizioni della struttura.

Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e la commissaria europea agli Affari Interni Ylva Johansson hanno fatto visita all’hotspot di Lampedusa per poi ripartire verso Roma Ciampino in giornata. La situazione all’interno dell’hotspot è relativamente tranquilla con 517 presenze su una capienza di poco inferiore a 400 nella struttura dove fino a due giorni fa c’erano oltre tremila persone. Tre gli sbarchi nelle ultime ore tra ieri sera, la notte e stamane.

 “La mia visita a Lampedusa conferma l’impegno della Commissione europea per dare risposte efficaci alla gestione delle sfide migratorie”, ha dichiarato la commissaria europea agli Affari interni, Ylva Johansson. “La solidarietà dell’Ue è fondamentale per affrontare questioni così complesse. Insieme possiamo trovare soluzioni umane”, ha aggiunto la commissaria in un tweet.

“Cogliamo la presenza della commissaria europea Johansson, qui a Lampedusa, come una presenza concreta, un segno della volontà dell’Europa di supportare l’Italia”, ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, dopo la visita dell’hotspot.

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Piantedosi: “Negoziato importante, miglioramenti a Lampedusa merito del decreto Cutro”

“Abbiamo avuto un negoziato importante sui temi della gestione anche in chiave europea della questione migranti, è una sfida molto importante in cui l’Italia vede l’Europa concretamente al suo fianco e che ci impegnerà nei prossimi anni. Non esistono soluzioni miracolose, ma stiamo costruendo una gestione più ordinata di questo fenomeno che mette insieme aspetti umanitari e securitari come il traffico di essere umani. Combattere i traffici di esseri umani è il nostro primo obiettivo, è un obiettivo anche dell’Europa”, ha commentato Piantedosi.

“Sono molto colpita dal lavoro fatto qui da tutti quanti, dal governo, dalle associazioni, dalla Guardia costiera e dalla polizia. L’Italia è sempre sotto una fortissima pressione dei migranti e l’Italia sta intervenendo in molti modi, con una nuova legislazione e ho visto che la Croce rossa in pochissimo tempo ha migliorato questo hotspot”. 

Il “tangibile miglioramento” nella gestione anche dell’hotspot di Lampedusa “è conseguenza anche dei provvedimenti approvati dal governo a Cutro. Abbiamo creato un sistema in cui la distribuzione nelle regioni può trovare sollievo dalla possibilità di creare nei paesi di primo ingresso, a regime, degli hotspot di prima gestione del fenomeno dove realizzare delle procedure accelerate di frontiera”. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, a Lampedusa.

Lampedusa “è un luogo di primo approdo. Il rapporto di Lampedusa con L’Italia è quello che l’Italia ha con l’Europa. Questo è un luogo di primo arrivo. Stiamo ragionando: adesso è strutturato come hotspot con tutto quello che ne consegue, vedremo in futuro se possa essere altro. Di certo la funzione di hotspot è ineliminabile, vediamo, ma tendenzialmente avrà questa vocazione di primo approdo da alleggerire in tempi sempre più brevi con trasferimenti in altri luoghi”, ha concluso il titolare del Viminale.

Fonte Agi

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