Sono tre gli aumenti che ingrosseranno l’assegno pensionistico a novembre. Dalla rivalutazione per l’inflazione, all’incremento del 2%, fino al bonus 150 euro. Le misure sono state decise dal governo Draghi per contrastare l’impennata dell’inflazione e il caro energia. Ecco tutti i dettagli

A novembre le pensioni salgono grazie ad alcune misure decise dal governo Draghi per contrastare l’impennata dell’inflazione e il rincaro delle bollette energetiche. Ecco quali sono gli aumenti previsti.

La rivalutazione delle pensioni

Per effetto del decreto Aiuti bis, approvato dal Consiglio dei ministri il 4 agosto, è prevista un aumento delle pensioni dello 0,2%. Si tratta della differenza tra l’inflazione stimata e quella effettiva registrata nel 2021. La rivalutazione che sarebbe dovuta entrare in vigore a gennaio, ma è stata anticipata al primo novembre.

L’aumento del due per cento

Per le mensilità di ottobre, novembre e dicembre e per l’eventuale tredicesima, è poi previsto un incremento della pensione del 2%. L’aumento è destinato solo a chi percepisce un assegno di importo massimo pari a 2.692 euro lordi mensili, ovvero 35 mila euro l’anno.

I 150 euro una tantum

È infine previsto un aumento di 150 euro una tantum per i titolari di pensione, di trattamenti di natura assistenziale o di accompagnamento alla pensione. L’indennità è riservata a chi ha avuto un reddito assoggettabile ad Irpef (Imposta sul reddito delle persone fisiche) per il 2021 non superiore a 20mila euro.

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