Altri 180 migranti sono giunti nell’isola siciliana dopo che i quattro barchini sui quali viaggiavano sono stati soccorsi dalle motovedette di Guardia costiera e Capitaneria. Sono quindi più di 1300 le persone sbarcate nelle ultime 24 ore. Recuperato il corpo di una donna mentre la struttura hotspot sarebbe vicina al collasso.

A Lampedusa la situazione nella struttura hotspot di prima accoglienza è molto seria. Dopo decine di sbarchi e dopo un tragico naufragio, che ha provocato una vittima, l’hotspot è vicino al collasso. La conta è di ventuno sbarchi in poche ore: diciassette durante la notte con l’approdo di 705 migranti e altri 180 su quattro barchini stamane. Si aggiungono ai 470 soccorsi ieri a bordo di 13 barchini. Quindi 1.355 persone in 24 ore.

Ai soccorritori i naufraghi hanno dichiarato di essere originari di Ciad, Siria, Sudan, Yemen, Senegal, Mali, Guinea, Burkina Faso, Camerun, Costa d’Avorio, Liberia e Gambia e di essere partiti da Sfax, in Tunisia. I nuovi gruppi sono stati trasporti all’hotspot dell’isola con circa 1.400 ospiti a fronte di una capienza massima di poco meno di 400. Tra i nuovi arrivati anche i 20 superstiti di un naufragio che ha fatto registrare la morte di una giovane donna. 

Cos’è successo ieri

La motovedetta della Guardia costiera ieri nel tardo pomeriggio aveva salvato i migranti che erano su una barca partita da Sfax, in Tunisia, e poi affondata, recuperando il corpo senza vita della donna. Tutti i migranti – originari di Camerun e Costa d’Avorio – sono stati condotti nell’isola. Sempre ieri era naufragato un altro barcone ed erano stati tratti in salvo dalla Guardia costiera le 38 persone a bordo. Dalla Tunisia, dunque, continuano le partenze. E proseguono anche le segnalazioni di barconi in difficoltà: uno con duecento migranti “in pericolo” al largo della coste proprio della Tunisia. Lo riferisce Alarm Phone: “Siamo stati informati – spiega – che la Guardia costiera tunisina ha attaccato cinque barche che cercavano di allontanarsi dal Paese e ha rubato i loro motori: 200 persone vengono lasciate alla deriva mentre la Guardia costiera sta guardando”. “Abbiamo bambini di 6 mesi con noi. La Guardia costiera tunisina – affermano i migranti a bordo, secondo quanto riportato – ha preso i motori per venderli”. Infine, gli 80 migranti alla deriva, segnalati ieri sera da Alarm Phone, si trovano adesso a meno di 40 miglia da Lampedusa. Sono stati individuati dall’aereo ‘Colibri’ della ong tedesca Sea Watch. “È urgente che le autorità Italiane lancino un intervento di soccorso”, afferma Mediterranea saving humans. 

Fonte Agi.

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