Lo stop a 18App, gli sgravi sui buoni pasto alle pensioni minime e decontribuzioni per i giovani. Sono 450 gli emendamenti segnalati alla Manovra al voto in commissione Bilancio alla Camera da giovedì, ma non si esclude un’ulteriore scrematura prima di quella data alle proposte di modifica dei partiti. Ecco tutti i dettagli.

Fratelli d’Italia

Cancellazione di 18app

Tra le proposte del partito della premier Giorgia Meloni c’è l’abrogazione del bonus culturale per i 18enni, introdotto dall’allora premier Matteo Renzi da utilizzare per l’acquisto di biglietti per teatro, cinema, libri, concerti e mostre.

Buoni pasto

Proposto anche l’aumento da 8 a 10 euro dell’esenzione fiscale dei buoni pasti elettronici.

Suolo pubblico

FdI propone poi di estendere dal 31 dicembre 2022 al 30 giugno 2023 la proroga dell’occupazione del suolo pubblico per il settore ristorazione.

Iva al 5% per le pompe di calore

Tra gli emendamenti di Fratelli d’Italia, c’è l’inserimento tra i servizi soggetti all’aliquota del 5% anche delle pompe di calore per la climatizzazione invernale e/o estiva.

Scuole

Chiesti inoltre, tra le altre proposte di modifica alla Manovra, più fondi per l’edilizia scolastica.

Bonus social più ampio

Fratelli d’Italia chiede anche l’estensione del bonus sociale anche sotto forma di crediti per gli inquilini dell’edilizia popolare e modifiche sul funzionamento del mercato del gas, un contributo ai comuni per realizzare nuovi impianti di stoccaggio del gas e sconti sulle accise del gasolio per le imprese di noleggio autobus.

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Forza Italia

Pensioni minime

Il partito di Silvio Berlusconi chiede un fondo da 500 milioni di euro a decorrere dal 2023 per la revisione del meccanismo di indicizzazione delle pensioni minime e misure per contrastare gli effetti negativi delle tensioni inflazionistiche.

Decontribuzione giovani

Da Forza Italia anche la proposta di esonero contributivo fino 8mila euro nel 2023 per le nuove assunzioni a tempo indeterminato e le trasformazioni dei contratti a tempo determinato dei giovani.

Superbonus

Tra le proposte di modifica di Forza Italia, anche l’introduzione di meccanismi per sbloccare la cessione dei crediti fiscali del Superbonus.

Lega

Reddito di cittadinanza

Arriva dalla Lega un emendamento sul percorso di studi dei beneficiari del reddito di cittadinanza. Nel 2023 per i beneficiari della misura tra i 18 e i 29 anni non hanno adempiuto all’obbligo formativo, l’erogazione del beneficio è condizionata anche all’iscrizione e alla frequenza di un percorso di studi finalizzato all’assolvimento del diritto-dovere all’istruzione e formazione sino al conseguimento dell’obbligo formativo o, comunque, di una qualifica di durata almeno triennale. 

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Tra gli emendamenti della Lega anche quello che propone l’abolizione dal primo gennaio 2023 dell’imposta per l’ottenimento delle patenti di guida per i veicoli delle categorie B e C1.

Stop ai tributi sulle campagne di commercializzazione

Il carroccio chiede dal primo gennaio 2023 di abolire i tributi sulle campagne di commercializzazione, determinati annualmente dal Ministero delle politiche agricole e lo stop all’imposta per l’attività di raccolta di prodotti selvatici non legnosi.

Stop a imposte catastali affitti

Stop della Lega anche alle imposte di registro, ipotecaria e catastale applicate ai contratti di affitto.

Via l’imposta sostitutiva tfr

Abolita anche, in base ad un emendamento della Lega, l’imposta sostitutiva sulla rivalutazione del trattamento di fine rapporto di lavoro.

Il Movimento 5 Stelle

Detassazione del salario minimo

Arriva dal Movimento 5 Stelle la richiesta per il 2023, 2024 e 2025 di imposta sostitutiva sul salario minimo e addizionali regionali e comunali pari al 10% entro il limite di importo complessivo pari a 3mila euro

Razionalizzazione della spesa pubblica

I pentastellati chiedono, entro il 31 dicembre 2024, una razionalizzazione della spesa pubblica pari a 6 miliardi di euro per ciascuno degli anni a decorrere dall’anno 2025 da compensare in caso di mancati tagli con equivalenti interventi sulle agevolazioni e detrazioni vigenti, ferma restando la necessaria tutela dei contribuenti più deboli, della famiglia e della salute.

Partito democratico

Il Pd chiede nuovi fondi per il Servizio sanitario nazionale, di abolire la tassa sulle mance e il rafforzamento dell’assegno unico per le famiglie.

Italia Viva

Imposta negativa per i benificiari del Reddito di cittadinanza

Italia Viva propone l’introduzione di un’imposta negativa per gli assunti titolari di reddito di cittadinanza in via sperimentale per gli anni 2023 e 2024, tale da determinare un incremento pari al 50 per cento del reddito da lavoro netto fino al raggiungimento della soglia del Rdc.

Ritorno al regime fiscale ordinario

Iv propone infine per i contribuenti che applicano il regime forfetario con ricavi non superiori a 85.000 euro l’applicazione per il passaggio al regime ordinario di un’imposta opzionale e sostitutiva per due anni che accompagni gradualmente il rientro al regime ordinario.

Fonte Adnkronos

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