A ritardare l’approvazione del decimo pacchetto di sanzioni contro la Russia è stato lo scontro Italia-Polonia sull’importazione di gomma sintetica. Usata in vari settori, il materiale si distingue dalla gomma naturale per alcune proprietà peculiari e contribuisce all’economia di diversi Paesi. Ecco come viene utilizzata.

L’importazione della gomma sintetica divide l’Ue con l’Italia, spalleggiata dalla Germania, che si contrappone alla Polonia che vorrebbe bloccare o limitare drasticamente gli acquisti dalla Russia. Il 24 febbraio scorso, in occasione del primo anniversario dell’invasione dell’Ucraina, è arrivata la fumata bianca in extremis sul decimo pacchetto di sanzioni contro Mosca.

Gli Stati dell’Ue hanno dato il via libera alla misura, che prevede restrizioni commerciali per un totale di 11 miliardi di euro, dopo lunghe contrattazioni. Inizialmente, infatti, il pacchetto era stato bloccato da Varsavia che non condivideva alcune esenzioni all’embargo per l’import dalla Russia della gomma sintetica e richiedeva sanzioni più dure.

Le applicazioni delle gomme sono i più vari, dal settore degli pneumatici, a quello delle scarpe, fino ad applicazioni mediche, ingegneristiche o anche del settore alimentare. Ma cos’è esattamente la gomma sintetica, a cosa serve, chi la produce e in cosa differisce da quella naturale?

Gomma naturale e gomma sintetica: le differenze

Le gomme naturali si ottengono da secrezioni di piante di diverse famiglie. La più famosa è la gomma elastica che ha la particolarità di riacquistare la forma originaria dopo essere stata deformata. Tra le altre gomme ci sono: la gomma adragante, insolubile in acqua, la gomma arabica, addensante, e la gomma lacca (che non è una vera e propria gomma perché è prodotta da alcuni insetti), adoperata per lucidare e laccare oggetti. Già dai primi decenni del Novecento, la forte domanda di gomma naturale, spinse scienziati e imprenditori a sviluppare un materiale che avesse proprietà equivalenti ma che fosse realizzabile artificialmente.

I primi brevetti sulla gomma sintetica sono del 1910. Seguirono poi negli anni Trenta quelli della Buna S, più resistente all’usura, e della Buna N, più resistente agli oli e ai solventi. Contemporaneamente in America l’industria Du Pont sintetizzò il neoprene, gomma sintetica con prestazioni superiori a quelle della gomma naturale. La ricerca sulla gomma accelerò dopo l’attacco giapponese di Pearl Harbor, che segnò l’inizio del conflitto tra Stati Uniti e Giappone e che rese difficoltosi gli approvvigionamenti di gomma naturale dall’Oriente.

Le gomme sintetiche si ottengono da derivati del petrolio. Si tratta di lunghe catene idrocarburiche (polimeri) a cui sono legati, a intervalli regolari, gruppi chimici e atomi come, per esempio, il cloro. In generale le gomme sintetiche si prestano ad applicazioni a temperature estreme, e laddove sia richiesta una buona resistenza all’aging da calore.

I Paesi che producono e consumano più gomma

L’Asia è la più grande regione di produzione e consumo di gomma sintetica in tutto il mondo, dove la produzione e la domanda nel 2020 sono state rispettivamente di 8,365 milioni di tonnellate e 8,5 milioni di tonnellate, detenendo circa il 58% e il 60%della produzione e della domanda globali. La Cina è il più grande produttore e consumatore mondiale di gomma sintetica, con una produzione in aumento del 9,7% su base annua a 8.117 migliaia di tonnellate (kt) nel 2021. Nonostante la considerevole produzione interna, la gomma sintetica cinese non è ancora in grado di soddisfare la domanda del mercato, con una forte dipendenza dalle importazioni.

La produzione e la domanda di gomma sintetica in Europa sono state rispettivamente di 3.645 kt e 3.160 kt, una percentuale di circa il 25,3% e il 22,2% del totale globale. La produzione e la domanda di gomma sintetica nelle Americhe sono state di 2.403 kt e 2.420 kt, rispettivamente circa il 16,7% e il 17% del totale globale, come riportato da ReportLinker.

Battuta d’arresto durante la pandemia

Impattato dalla Covid-19, il mercato della gomma sintetica ha subito una battuta d’arresto e la produzione e la vendita hanno registrato rispettivamente 14.413 kt e 14.223 kt nel 2020, in calo del 4,2% e del 6,1% su base annua. Con il lento ritorno alla normalità, la produzione e il consumo globali di gomma sintetica sono rimbalzate e fino al 2027, la produzione e il consumo di gomme sintetiche dovrebbero raggiungere rispettivamente 17.690 kt tonnellate e 17.630 kt. Nel 2020 la Cina ha importato circa 7.114 kt di gomme sintetiche ed esportato circa 446 kt, indicando l’import netto fino a 6.668 kt.

Fonte Agi

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