L’Unione nazionale consumatori ha elaborato i più recenti dati Istat per calcolare l’inflazione media provvisoria del 2022 e le top ten dei rincari, sia dei prodotti alimentari che di quelli non alimentari. Per i prodotti alimentari e le bevande analcoliche, in particolare, l’associazione ha stilato anche la classifica dei maggiori rialzi, in termini di aumento del costo della vita.

Pesa fortemente sugli italiani l’aumento dell’inflazione, anche se a dicembre l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività, al lordo dei tabacchi, ha registrato un incremento del 11,6% su base annuaA novembre era stato dell’11,8%. Rispetto a quel mese, l’inflazione per l’intero sistema economico è invece in aumento dello 0,3%. Sulla base dei dati Istat, Unc ha calcolato quanto hanno speso di più le famiglie italiane nell’anno appena trascorso.

I prodotti con i rincari maggiori nel 2022

Se in media una famiglia nel 2022 ha speso 513 euro in più rispetto al 2021, guardando alle classi di spesa è la voce pane e cereali, che include pane, pasta, farina e riso, a vincere la classifica dei rincari, con una spesa aggiuntiva di 100 euro rispetto al 2021, a fronte di un’inflazione media del 10,9%. In particolare sono il pane (fresco e confezionato) e la pasta (fresca, secca e preparati di pasta) a svuotare le tasche degli italiani, con una mazzata, rispettivamente, di 29 e 24 euro.

Al secondo posto i vegetali che, con l’inflazione maggiore di questa graduatoria, +11,8%, costano mediamente 92 euro in più a famiglia. Medaglia di bronzo per le carni, con una stangata pari a 87 euro (+7,2%). All’interno di questa categoria è il pollame a segnare il balzo più alto, +13,4% per un aggravio pari a 31 euro.

Appena giù dal podio latte, formaggi e uova (+9,5%, pari a 69 euro), poi pesci e prodotti ittici (+7,7%, 40 euro) e al sesto posto la frutta (+7,1%, 36 euro). Seguono oli e grassi (+18%, 31 euro), con l’olio diverso da quello di oliva che spicca il volo con +51,6% rispetto al 2021, pari a 13 euro.

Al nono posto acque minerali e bevande analcoliche (+8,7%, +23 euro) e zucchero e confetture e miele (+7,3%, +16 euro). Chiudono la top ten gli altri prodotti alimentari, come salse, piatti pronti, alimenti per bimbi, integratori alimentari e caffè, tè e cacao, entrambi con un incremento di spesa pari a 9 euro rispetto al 2021 e un’inflazione, rispettivamente, del 6,5 e del 5,2 per cento.

Top 10 dei prodotti alimentari e bevande analcoliche con rincari maggiori, in ordine di rincaro in euro maggiore

I prodotti alimentari con l’inflazione maggiore

Per la top ten 2022, in termini di inflazione, dei prodotti alimentari e le bevande analcoliche, al primo posto c’è l’olio diverso da quello di oliva (+51,6%). Medaglia d’argento per il burro con +28,2%. Sul gradino più basso del podio lo zucchero, +19%.In quarta posizione la farina (+18,5%), poi il riso (+17,9%) e la margarina (+17,8%). Seguono la pasta (+17,3%), il latte conservato (+16,5%) e i vegetali freschi (+14,3%). Chiude la top degli aumenti dei prezzi il pollame con +13,4 per cento.

Top 10 prodotti alimentari e bevande analcoliche con rincari maggiori

Energia e voli internazionali pesano di più

Nella top 10 dei prodotti non alimentari, al primo posto c’è l’energia elettrica, con un astronomico +110,4%. Al secondo posto i voli internazionali che nel 2022 volano dell’85,9% rispetto all’anno precedente. Medaglia d’argento per il gas di città con +73,7%. Al quarto posto il gasolio per riscaldamento (+38,4%), seguito da Gpl e metano (+33,3%) e gasolio per mezzi di trasporto (+22,1%)

Top 10 Prodotti non alimentari con rincari maggiori

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