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GREEN CASTA – IERI IL PARLAMENTO È TORNATO A LAVORARE A PIENO REGIME PER LA PRIMA VOLTA DALL’INTRODUZIONE DEL CERTIFICATO VERDE, CHE PERÒ NON SERVIRÀ PER ENTRARE IN AULA, MA SOLO PER SEDERSI AL TAVOLO AL RISTORANTE DEL PARLAMENTO – IL GREEN PASS SARÀ OBBLIGATORIO ANCHE PER EVENTI, CONCORSI E PER ACCEDERE ALLA BIBLIOTECA. LA BATTUTA DI UN DEPUTATO: “E CHI CI VA MAI?” – E PER L’INGRESSO NELL’EMICICLO? IL QUESTORE GREGORIO FONTANA: “NON È PREVISTO PERCHÉ SIGNIFICHEREBBE LIMITARE UN DIRITTO COSTITUZIONALE”

Giuseppe Alberto Falci per il “Corriere della Sera”

 

no green pass in parlamento no green pass in parlamento

L’obbligo del green pass vale anche nei palazzi della politica che, con la giornata di ieri, hanno ripreso a pieno regime. A Montecitorio e Palazzo Madama servirà dunque il certificato verde. Ma solo per alcune attività. Esempio: se un deputato o un senatore vorrà sedersi al tavolo del ristorante del Parlamento per il pranzo o per la cena gli verrà richiesto di mostrare il certificato, altrimenti resterà a digiuno.

 

GREEN PASS GREEN PASS

Lo hanno stabilito il collegio dei questori di Camera e Senato. Entrambi si sono riuniti prima della pausa ferragostana e hanno approvato una delibera, in vigore dal 6 agosto. In sostanza, spiega il questore Gregorio Fontana, «siamo in linea con quanto succede fuori». Ne consegue che l’obbligo della certificazione verde sarà previsto per entrare al ristorante, come detto, così come per la partecipazione a iniziative culturali: ad esempio, per tutti i convegni e le conferenze stampa che si svolgono all’interno di Camera e Senato.

 

green pass 9 green pass 9

O ancora: se si vuole accedere alla sedi della biblioteca e dell’archivio storico. Infine, se si è convocati per svolgere un concorso all’interno dell’edificio. Diverso sarà se i parlamentari vorranno andare alla buvette per sorseggiare un caffé, o addentare un tramezzino. In questo caso, la buvette è assimilabile a un bar, e dunque non servirà il certificato verde perché si consumerà al banco.

 

VERIFICA DEL GREEN PASS IN UN BAR DI ROMA VERIFICA DEL GREEN PASS IN UN BAR DI ROMA

«È lo stesso principio di quando vado al bar da Ciampini (caffé del centro di Roma, ndr ) – osserva sempre Fontana -. Se invece voglio consumare all’interno e al tavolo mi sarà richiesto il green pass. Tutto qui». Ha dichiarato il presidente della Camera Roberto Fico: «I deputati rispettano le regole che valgono per tutti, come è sempre stato durante la mia presidenza. A partire da venerdì 6 agosto dunque per accedere a eventi, conferenza stampa, concorsi, alla Biblioteca Iotti e all’Archivio sarà necessario avere la certificazione, che si ottiene con vaccino, tampone negativo nelle ore precedenti o con la guarigione da Covid».

green pass sui trasporti pubblici 3 green pass sui trasporti pubblici 3

 

Scherza un deputato che preferisce restare anonimo: «E chi va mai in biblioteca?». Sia come sia, il meloniano Francesco Lollobrigida la mette così: «Riteniamo che il green pass sia uno strumento inutile. Ma abbiamo chiesto che le stesse regole imposte ai cittadini valessero per i parlamentari. Ancora oggi nell’aula della Camera che ne contiene centinaia si potrà accedere senza».

 

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L’ingresso nell’emiciclo merita un discorso a parte. Spiega ancora Fontana: «Per l’Aula il green pass non è previsto perché significherebbe limitare un diritto costituzionale. Una cosa del genere non può essere fatta con una delibera del collegio dei questori. E sarebbe opportuno coinvolgere l’opposizione».

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Redazione Dagospia

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