Accusata di omicidio la ex fidanzata di Denis Bergamini, giocatore del Cosenza deceduto il 18 novembre 1989, in circostanze misteriose, sulla statale 106 all’altezza di Roseto Capo Spulico.

Meglio tardi che mai possiamo dire oggi, con la riapertura del caso della morte di Denis Bergamini.

L’uomo morì 32 anni fa presumibilmente investito da un camion. Ciò che rende il decesso misterioso è che, però, dopo gli esami autoptici succeduti alla morte venne fuori che non vi erano lesioni da trascinamento ma, bensì, da soffocamento.

Per più di 30 anni la morte venne fatta passare come suicidio ma la battaglia legale dei genitori e della sorella gemella di Denis, che mai hanno creduto a questa versione dei fatti, ha finalmente trovato uno spiraglio di luce.

Quello che viene chiamato in gergo “cold case”, un caso freddo, sinonimo di caso irrisolto, è stato riaperto e, adesso, il nome di Denis Bergamini chiede giustizia. Il nome della probabile responsabile è quello di Isabella Internò, all’epoca dei fatti fidanzata del giocatore.

L’avvocato Fabio Anselmo, da sempre a fianco della famiglia, ha finalmente potuto annunciare l’inizio del processo.

Dovranno essere ascoltati circa 200 testimoni dalla Corte d’assise di Cosenza. La difesa ha sollevato la questione sulla nullità della riapertura delle indagini ma la Corte ha prontamente rigettato la richiesta, portando avanti la decisione di processo.

LE INCONGRUENZE DELL’EPOCA

Come abbiamo detto, l’unica imputata è l’allora fidanzata di Bergamini, Isabella Internò. La sera della morte del giocatore i due si erano visti a bordo dell’auto di Bergamini e, dopo essersi fermati su una piazzola della statale, si sarebbero messi a litigare.

Secondo il racconto della Internò, Bergamini all’improvviso avrebbe aperto la portiera e si sarebbe gettato sotto un camion.

La storia non regge nemmeno ora a distanza di 32 anni e purtroppo all’epoca le indagini vennero svolte in modo approssimativo e frettoloso, facendo chiudere il caso con la dicitura di suicidio.

Il processo è stato aggiornato al 25 novembre ma, questa volta, si andrò fino in fondo.

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