Infuria la polemica sulla questione delle etichette shock sulle bottiglie delle bevande alcoliche. Una mossa adottata dall’Irlanda, che però potrebbe essere replicata in altri Paesi Ue. Il governo italiano protesta, parlando apertamente di pericolo per il Made in Italy.

L’Italia passa all’attacco. Dopo il via libera da parte dell’Unione europea all’Irlanda, che potrà presto apporre sulle bottiglie di alcolici etichette con la dicitura “L’alcol uccide” – sul modello dei tabacchi – il governo di Roma e le associazioni di categoria puntano i piedi contro quello che ritengono un pericolo per il Made in Italy. Il Bel Paese, in effetti, è uno dei principali produttori ed esportatori al mondo di bevande alcoliche, in particolare per quello che riguarda i prodotti vitivinicoli.

“No a misure nazionali arbitrarie”

Nella serata di giovedì, 12 gennaio, il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, e il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, hanno indirizzato una lettera al commissario europeo per il Mercato interno e i servizi, Thierry Breton, sulla discussa normativa irlandese. “La scelta di Dublino incide negativamente sulla libertà degli scambi e sulla libera circolazione delle merci all’interno dell’Unione”, si legge nel testo della lettera. “L’Italia sostiene un approccio informativo volto a educare i consumatori a comportamenti responsabili e a scelte consapevoli, senza però l’adozione di misure nazionali di carattere arbitrario. Chiediamo pertanto un suo intervento a tutela del corretto funzionamento del mercato interno, in linea con la giurisprudenza Ue che vieta restrizioni quantitative”. 

Lollobrigida: “Mentire nuoce gravemente alla Salute”

“È anomalo che contro il parere del Parlamento europeo sia stato scritto che il vino nuoccia gravemente alla salute. L’eccesso fa male, ma stigmatizzare la qualità del vino serve ad altro, ovvero indirizzare il consumatore verso altri prodotti. Sono le bugie che nuocciono gravemente alla salute”, ha dichiarato oggi il ministro Lollobrigida a margine del Convegno “Frankeinstein nel piatto? Il cibo sintetico la nuova minaccia” organizzato dalla Coldiretti a Lonato del Garda, in provincia di Brescia.

Santanchè: “Made in Italy a rischio”

“Ringrazio i ministri Tajani e Lollobrigida che oggi hanno indirizzato una lettera al commissario Ue per il mercato interno e i servizi, Thierry Breton, per sollevare la questione legata alla normativa irlandese nel comparto delle bevande alcoliche”, afferma la ministra del Turismo, Daniela Santanché. “Una normativa che, ove applicata, rischierebbe di incidere negativamente su una delle filiere produttive più importanti dell’economia italiana, producendo effetti negativi sul nostro marchio Made in Italy“, aggiunge.

Coldiretti: “No ad allarmi salutistici”

A lanciare l’allarme è anche la stessa Coldiretti, che sottolinea i costi per le aziende spinti dai rincari energetici, il moltiplicarsi delle imitazioni sui mercati esteri ed il rischio di un nuovo protezionismo alimentato dagli “allarmi salutistici in etichetta” come per le sigarette. Il gruppo fa riferimento all’autorizzazione Ue concessa all’Irlanda che potrà adottare un’etichetta per vino, birra e liquori con avvertenze che non tengono conto delle quantità, come “il consumo di alcol provoca malattie del fegato” e “alcol e tumori mortali sono direttamente collegati” nonostante i pareri contrari di Italia.

Fonte Agi

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