Gli operatori dei distributori di carburante hanno annunciato una riduzione delle ore di sciopero previste tra il 25 e il 26 gennaio. Il Codacons parla di “una presa in giro”.

La Fegica, una delle sigle rappresentative dei benzinai, annuncia che ridurrà da 60 a 48 le ore di durata dello sciopero proclamato per il 25 e 26 gennaio per protesta contro il decreto del governo sulla trasparenza dei prezzi dei carburanti. L’associazione, si legge in una nota, “prende atto con soddisfazione della dichiarazione di legittimità, riferita alla proclamazione di sciopero nazionale della categoria, ricevuta dalla Commissione di Garanzia per lo sciopero nei pubblici servizi essenziali”. Al contempo, Fegica accogliendo la sollecitazione della medesima Autorità, specifica che “con senso di responsabilità e con la volonta’ di limitare ogni disagio per i cittadini/consumatori, annuncia formalmente di ridurre da 60 a 48 ore la durata dello sciopero gia’ proclamato”. Al momento, quindi, lo sciopero e’ convocato tra le ore 19 del 24 gennaio e o’e 19.00 del 26 gennaio 2023.

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Codacons: “Una presa in giro”

Il Codacons definisce l’annuncio delle associazioni di categoria “una presa per i fondelli”. “I benzinai farebbero bene a revocare del tutto lo sciopero, perché un taglio di poche ore alla protesta rappresenta una presa in giro a danno dei cittadini – spiega il presidente Carlo Rienzi – Uno sciopero non solo inutile, ma anche dannoso per la collettività, che arrecherà disagi ai consumatori, già colpiti dagli aumenti dei prezzi dei carburanti alla pompa”. “Torniamo a ribadire la necessità di un tavolo con tutte le parti coinvolte teso a risolvere le criticità sul fronte della benzina, accorciare la filiera dei carburanti, combattere le speculazioni a ogni livello e ottenere una riduzione strutturale dei listini alla pompa” – conclude Rienzi.

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Attesa per il nuovo tavolo con il governo

Un nuovo incontro fra i rappresentanti dei benzinai e il governo si terrà domani, 19 gennaio, alle ore 09:30, presso la Sala Parlamentino del ministero delle Imprese e del Made in Italy subito prima della conferenza stampa che le sigle del settore terranno alle ore 11:00 all’hotel Nazionale. Solo allora si conoscerà la decisione definitiva riguardo la mobilitazione. 

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