Avrebbero dovuto essere semplici calcoli renali, ma in realtà Kadie Semp aveva una sepsi. E per questo motivo la 35enne, madre di due bambini, ha dovuto subire l’amputazione di tutti e quattro gli arti. Una storia di coraggio, speranza e ottima sanità che arriva dalla Gran Bretagna e che la giovane madre racconta ogni giorno su TikTok.
L’incubo di Sadie
Sadie Kemp ha vissuto un vero e proprio incubo iniziato il giorno di Natale del 2021. La giovane donna si era recata in ospedale per un forte dolore alla schiena e i medici, dopo averla visitata, le hanno diagnosticato dei calcoli renali. Non ritenendo urgente un intervento hanno rimandato la donna a casa. La situazione, però, è precepitata in fretta. Il giorno successivo, infatti, Sadie è corsa nuovamente in ospedale e la diagnosi è stata spaventosa: choc settico. Nel suo corpo un’infezione generalizzata che può interessare uno o più organi e che può arrivare a comprometterne la funzionalità: una sepsi.
Gli interventi affrontati
La 35enne aveva necrosi agli arti e, dopo essere entrata in coma, ha dovuto subire l’intervento di amputazione di braccia e gambe. La parte alta le è stata amputata presso l’ospedale di Peterborough. Gli arti inferiori, al di sotto delle ginocchia, invece le sono stati amputati a Londra, capitale dell’Inghilterra. Il ricovero di Sadie Kemp è durato 103 giorni, poi è stata dimessa. Ma lei non ha mai perso il buon umore e su TikTok ha affrontato il suo incubo con la determinazione e la voglia di andare avanti per i suoi due figli. Per lei, adesso, è arrivata una buona notizia.
La buona notizia
Sadie potrà avere delle protesi che le faranno vivere la vita com’era prima degli interventi. E dopo questo lungo calvario, la giovane mamma ha parlato con la stampa inglese dichiarando: «Sono un miracolo medico. In un certo senso non credo ancora che sia successo a me. Non so se sono io che non lo accetto e vado avanti o se realizzerò tra un anno o pochi mesi quello che mi è effettivamente successo, ma voglio andare avanti e l’unico motivo sono i miei figli».