Entro quest’anno più di metà delle aziende italiane ed estere avranno investito nelle principali tecnologie emergenti, tra cui il metaverso. È quanto mostra un’analisi di EY.

Il 30% delle aziende italiane ed estere ha già investito o intende investire nell’adozione delle principali tecnologie emergenti, tra cui il metaverso. Un quarto di esse intende farlo nel corso del 2023. È quanto emerge dal report “Web 3.0:Metaverso e NFT”, realizzato da EY (prima chiamata Ernst Young), in collaborazione con il Centro di Ricerca in Strategic Change di Luiss Guido Carli.

“Trasformazione digitale processo inarrestabile”

“La trasformazione digitale è ormai un processo inarrestabile e risulta fondamentale per le imprese comprenderne potenzialità, sfide e implicazioni”, ha detto Stefania Radoccia, Managing Partner dello studio legale e tributario di EY.

Attesa una crescita dei ricavi

Più di quattro aziende italiane ed estere su dieci intervistate ritiene che il tasso di crescita medio dei ricavi nel metaverso nei prossimi 10 anni sarà superiore al 40%. Secondo il 64% degli intervistati, i governi dovrebbero regolamentare il mercato ulteriormente, in quanto la normativa vigente non risulta essere completamente adeguata a rispondere ai diversi scenari abilitati dal Web 3.0. Si tratta dell’utilizzo dell’intelligenza artificiale in una rete con maggiore capacità di calcolo e nuovi algoritmi per costruire ambienti in tre dimensioni realmente utilizzabili. 

Come è stata realizzata la ricerca

La ricerca è stata realizzata intervistando oltre 100 amministratori delegati e top manager di alcune delle più importanti aziende italiane e estere, per indagare l’impatto del Web 3.0, con particolare focus sul metaverso e Non-fungible token, sulle imprese e le conseguenti sfide e implicazioni di natura giuridica e fiscale.

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