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“Dopo il forte rimbalzo del 2° trimestre (+2,7%), nel 3° trimestre i principali indicatori stanno tenendo, nonostante gli effetti della scarsità di alcune materie prime e semilavorati e la ripresa dei contagi. Rimane molta incertezza per il 4° trimestre, legata al proseguimento dell’epidemia. Il 2021, comunque, potrebbe chiudersi con un recupero vicino al +6%“. E’ quanto rileva il Centro Studi di Confindustria nella sua congiuntura flash pubblicata oggi e nella quale emerge che sta proseguendo “spedito il recupero del pil“.

I consumi privati, come atteso, rileva il Csc, “sono ripartiti nel 2° trimestre (+12 miliardi, pari a +5,0%), trascinati dalla spesa in servizi (viaggi e spese fuori casa). Le attese per il 3° trimestre sono di ulteriore risalita: resta da spendere circa metà dell’extra-risparmio accumulato dalle famiglie durante il lockdown, che in primavera il Centro Studi Confindustria aveva stimato in 26 miliardi. In agosto, gli ordini interni dei produttori di beni di consumo sono quasi tornati ai valori pre-crisi e la fiducia delle famiglie ha tenuto. Gli investimenti, intanto, continuano la dinamica robusta, dopo un +2,4% in primavera che li ha portati molto oltre i valori pre-crisi, con ordini su un trend di aumento”.



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Agenzia Stampa AdnKronos

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