La nave Ocean Viking ha attraccato al porto di Ancona, nelle Marche, in seguito all’assegnazione da parte del Viminale di un porto sicuro. A bordo ci sono 37 persone, tra cui minori non accompagnati. Polemiche per la distanza e le condizioni meteo difficili sulla rotta.

Approdo con polemica per la Ocean Viking. La nave della ong Sos Mediterranée con a bordo 37 migranti, compresi alcuni minori non accompagnati, tutti naufraghi soccorsi sabato scorso al largo delle coste libiche, è arrivata poco dopo le 21 al porto di Ancona, attraccando alla banchina 22. Per il capoluogo regionale delle Marche si tratta del primo approdo di un’imbarcazione che accompagna migranti. La nave Geo Barents della ong Msf arriverà invece tra domani sera e giovedì mattina nello scalo marchigiano. Lo riferisce la ong, sottolineando che il rallentamento è dovuto al maltempo.

Porto sicuro troppo lontano: cosa è successo

Il 7 gennaio, dopo che entrambe le navi avevano soccorso alcune persone in acque internazionali al largo della Libia, alle imbarcazioni era stato assegnato un porto sicuro, come prevede la nuova normativa sull’operato delle organizzazioni. Destinazione: Ancona. La decisione del Viminale era stata accolta con criticismo dalle due organizzazioni che avevano chiesto di poter attraccare in un porto più vicino, dato anche il maltempo previsto sulla rotta verso le Marche. Richiesta che però è stata negata. Durante la navigazione verso Ancona, come sottolineato dal ‘diario di bordo’ delle due ong, entrambe le navi hanno incontrato condizioni meteo avverse e come comunicato dall’equipaggio della Ocean Viking sono stati registrati diversi malori.

Maltempo e onde di sei metri: il diario di bordo delle due navi ong

“Come previsto, il tempo è gravemente peggiorato. I 37 sopravvissuti della Ocean Viking devono fare i conti con venti da 40 nodi e onde fino a 6 metri. Quasi tutti soffrono di mal di mare”, così faceva sapere Sos Mediterranée in un tweet durante l’avvicinamento al porto di Ancona.

Difficile la navigazione anche per la Geo Barents di Medici senza frontiere. L’equipaggio ha pubblicato un video su Twitter che dà conto del maltempo sulla rotta.

Ocean Viking al porto di Ancona: dove saranno accolti i naufraghi

Dopo lo sbarco, si apre il tema dell’accoglienza. La prefettura di Ancona, alla quale spetta l’organizzazione insieme al governo, è al lavoro nelle ultime ore alla ricerca di strutture ricettive, ubicate nella provincia, per l’accoglienza dei minori non accompagnati presenti a bordo delle navi Ocean Viking e Geo Barents. La presenza tra i naufraghi di minori non accompagnati è “l’aspetto più delicato di questa drammatica vicenda, perché è evidente che sono le persone con maggiori fragilità”. L’ha detto la sindaca di Ancona, Valeria Mancinelli, in un video pubblicato sul profilo su Facebook e rivolto ai cittadini.

Le polemiche politiche

Ma l’assegnazione di Ancona non è stata solo contestata dalle due ong. Anche le forze politiche si sono espresse a favore o in forma contraria alla scelta di non individuare uno scalo al Sud. “Le sofferenze dei migranti sono state gratuitamente prolungate e amplificate dal governo Meloni con la decisione di far percorrere altri migliaia di chilometri alle navi di Sos Mediterranee e Medici senza frontiere per raggiungere il porto di Ancona, individuato dal ministro Piantedosi come primo porto sicuro. Una scelta priva di ogni logica che esprime chiaramente l’obiettivo della destra italiana: dichiarare guerra alle Ong che salvano vite umane in mare”. Ad affermarlo è una nota del Partito democratico delle Marche.

“Le Marche sono pronte a confermare il proprio profondo senso di accoglienza nei confronti dei migranti che sbarcheranno nel porto di Ancona: un segno di attenzione nei confronti delle città del Sud, che da troppi anni si sobbarcano questa emergenza a causa di governi nazionali passati che si sono dimostrati disattenti e incapaci di far sentire la voce dell’Italia in Europa”. Così il capogruppo di Fratelli d’Italia al consiglio della Regione Marche, Carlo Ciccioli, a poche ore dall’approdo nelle Marche delle navi.

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