L’inchiesta sulla tragedia della Marmolada è stata archiviata dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Trento. “La strage è stata provocata da un crollo imprevedibile”, si legge nelle motivazioni.

L’inchiesta sulla tragedia è stata archiviata dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Trento, Enrico Borrelli, che ha avallato la documentazione presentata nell’inverno scorso dai periti nominati dalla Procura del capoluogo trentino. Nessuna responsabilità dell’uomo, quindi, a provocare lo slittamento del seracco della calotta sommitale del ghiacciaio della Marmolada poco sotto Punta Rocca.

Quali sono state le cause della tragedia della Marmolada

Le cause sono riconducibili a eventi della natura. Il distacco di 6.480 metri cubi di materiale tra massi, fango, neve e blocchi di ghiaccio, è stato provocato da diversi fattori: scioglimento della neve di superficie, formazione di torrenti sotto il ghiaccio e crepe che hanno contribuito alla disgregazione del ghiacciaio. Sono queste le cause riportate dai periti Carlo Baroni dell’Università di Siena e Alberto Bellin dell’Università di Trento unitamente ad altri tre docenti universitari e ad un ricercatore del Cnr.

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Secondo i periti, “la temperatura non avrebbe causato il crollo e neppure avrebbe di per sé dovuto allarmare, attesa l’assenza di segnali premonitori osservabili macroscopicamente. Il peggioramento delle condizioni del ghiaccio è un fattore rilevabile a posteriori e ciò contribuisce a confermare l’ipotesi di una imprevedibilità dell’evento”.

I pubblici ministeri trenitini: “Nessuna responsabilità umana”

A seguito della documentazione peritale redatta, il 13 gennaio scorso i pubblici ministeri trentini Sandro Raimondi e Antonella Nazzaro avevano chiesto l’archiviazione evidenziando l’imprevedibilità dell’evento scrivendo, “vanno pienamente condivise nessuna responsabilità umana” precisando che “neanche gli esperti della zona hanno ‘avvertito’ condizioni anomale idonee a far presagire l’accaduto e il cambiamento climatico non può costituire di per sé ragione o criterio”.

La strage: cosa era successo

La strage sulla Marmolada era avvenuta pochi minuti dopo le ore 13,40 di domenica 3 luglio del 2022. Era una giornata piuttosto calda, soprattutto a fondovalle dove la colonnina di mercurio aveva raggiunto i 38 gradi. Da diversi giorni anche sul ghiacciaio della ‘Regina delle Dolomiti’ il termometro non scendeva sotto lo zero. Il crollo ha interessato il sentiero sul ghiaccio frequentato dagli escursionisti diretti o di rientro dalla vetta della Marmolada. La valanga ha travolto una ventina di persone uccidendone ben undici. I loro corpi e oggetti sono stati ritrovati anche diverse centinaia di metri verso valle. L’indomani della tragedia ad Alba di Canazei il premier Mario Draghi aveva incontrato i familiari delle vittime e due giorni dopo il massiccio della Marmolada è stato interdetto alle escursioni di qualsiasi tipo comprese le semplici gite sulle sue pendici. 

Fonte Agi

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