Anche quest’anno, nonostante la pandemia, torna la famosa Mostra internazionale d’arte cinematografica, dove vengono mostrati in anteprima alcune delle uscite più attese dell’anno.

Il festival si svolge nello storico Palazzo del Cinema sul lungomare Marconi, al lido di Venezia. Dopo l’Oscar si tratta della manifestazione più importante per la cinematografia ed è un onore, per il nostro paese, ospitarla da ormai 89 anni.

Oltre a pellicole importanti e attese dagli amanti del cinema, il festival ospita celebrità nostrane e straniere.

Vediamo quali sono i punti più salienti di queste giornate d’arte cinematografica.

DUNE CON TIMOTHÈE CHALAMET E ZENDAYA

Questa attesissima pellicola è l’adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo di Frank Herbert. Si tratta del film di fantascienza più chiacchierato dell’anno e, a quanto pare, alla mostra ha avuto un particolare successo.

Il giovane Timothée Chalamet, di appena 25 anni e protagonista del film, sta avendo un impatto incredibile sul pubblico. Già personaggio di spicco in pellicole come Piccole Donne e Call me by your name, l’attore comincia ad essere paragonato al Leonardo Di Caprio ai tempi di Titanic che, se ben ricordate, agli inizi degli anni ’90 aveva spopolato tra le giovani adolescenti.

Altra attrice di punta è la poliedrica Zendaya che abbiamo potuto già vedere nella serie di Spider-Man e nel musical The Greatest Showman.

LADY DIANA E KIRSTEN STEWART

Altro attesissimo film è quello sulla vita di Lady Diana Spencer, una donna che non ha bisogno di presentazioni.

Il film di Pablo Larraìn si intitola Spencer e racconterà, in modo introspettivo, della decisione della Principessa di divorziare dal Principe Carlo.

Il film pone all’attenzione un nuovo punto di vista della vita della donna di cui, solitamente, sono stati fatti film sul racconto della sua vita in generale. Sicuramente ha dell’interessante questo modo di vedere una delle donne, ancora oggi, più influenti del piameta.

MUCCINO E LA DENUNCIA CONTRO L’EMERGENZA CLIMATICA

Parlando invece di un regista tutto italiano, Gabriele Muccino si è cimentato in uno short film sull’urgenza di trovare una soluzione, e affrontare, il cambiamento climatico in atto.

Con la voce di Stefano Accorsi, attore feticcio del regista, il cortometraggio vuole essere una denuncia oltre che un messaggio diretto alla nostra generazione. Lottare per lasciare ai nostri figli e nipoti un mondo nel quale poter vivere.

L’animale simbolo del film è l’orso polare, protagonista di un lento quanto inevitabile epilogo dato lo scioglimento dei ghiacci, suo habitat naturale.

Siamo molto curiosi di poter vedere questa breve pellicola che, forse, più di tante altre ci dovrà dare da pensare.

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