L’Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni ha stilato un rapporto sulle retribuzioni che permette di comparare gli stipendi. Ecco chi guadagna di più tra impiegati pubblici e privati.

Un impiegato pubblico in Italia guadagna in media 31.766 euro lordi. Ovvero 2.444 se suddiviso in 13 mensilità o 2.270 se in 14. È quanto emerge dal rapporto sulle retribuzioni dei dipendenti presentato dall’Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni, l’organo che rappresenta gli interessi della Pubblica amministrazione nel rinnovo dei contratti collettivi nazionali.

Perché gli stipendi pubblici sono più alti

Confrontando la busta paga di un impiegato pubblico e di uno privato, quella del secondo vale 930 euro lordi all’anno in meno. A trascinare al ribasso i salari privati sono gli stipendi nel tessile, nell’editoria, nei servizi e nel turismo. Mentre i settori in cui i salari degli impiegati sono più alti sono finanza (banche e assicurazioni), energia, industria dell’auto e telecomunicazioni.

Nel pubblico scatti legati all’anzianità professionale

A penalizzare il pubblico è, però, la maggiore difficoltà nel fare carriera: gli scatti sono per lo più legati all’anzianità professionale. Prendendo a esame i ministeri, lo stipendio iniziale netto mensile di un neoassunto è sotto quello medio del 12,8%. Guardando alle agenzie fiscali (entrate, demanio, dogane e monopoli) il salario di entrata è invece sotto del 16,3% di quello medio. Rispetto al salario massimo, la distanza è invece del 26,1% nel primo caso e del 29% nel secondo.

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