Nel tradizione discorso sullo Stato dell’Unione, la presidente della Commissione europea ribadisce che non si torna indietro sulle misure decise nei confronti di Mosca per la guerra in Ucraina e annuncia novità che riguardano da vicino anche l’Italia. Ospite d’onore a Strasburgo la first lady ucraina.
Le sanzioni alla Russia rimarranno, gli Stati devono dimostrarsi solidali sul fronte dell’immigrazione e a ottobre sarà avanzata una proposta sulla revisione delle regole di bilancio. Sono questi alcuni dei punti principali del discorso sullo stato dell’Unione che mercoledì 14 settembre la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha pronunciato nella sede del Parlamento europeo di Strasburgo, di fronte a un’ospite speciale: la first lady ucraina, Olena Zelenska. Proprio a quest’ultima, von der Leyen si è rivolta per ribadire il sostegno del blocco a Kiev. “Oggi il coraggio ha un nome e quel nome è Ucraina. Il coraggio ha un volto, il volto di uomini e donne ucraini che si oppongono all’aggressione russa”, ha detto von der Leyen, vestita coi colori della bandiera ucraina. “Cara Olena, ci è voluto un coraggio immenso per resistere alla crudeltà di Putin. Ma hai trovato quel coraggio. E una nazione di eroi è sorta”.
We have brought Europe’s inner strength back to the surface.
With unity, solidarity and determination.My address #SOTEU ↓
https://t.co/P2TQ6IpudK— Ursula von der Leyen (@vonderleyen) September 14, 2022
La guerra in Ucraina e il percorso di adesione all’Ue
Von der Leyen ha chiuso quindi a ogni revisione delle sanzioni a Mosca. “Ci sono e resteranno”, ha affermato, sottolineando che questo è “il momento della determinazione, non dell’acquietamento. Uno degli insegnamenti che abbiamo tratto da questa guerra – ha proseguito la presidente della Commissione – è che avremmo dovuto dare ascolto a chi conosce Putin. Ad Anna Politkovskaya e a tutti i giornalisti russi che hanno denunciato i suoi crimini, pagando con la vita. Ai nostri amici in Ucraina, Moldova e Georgia e agli oppositori in Bielorussia. Avremmo dovuto dare ascolto alle voci all’interno della nostra Unione, in Polonia, nei Paesi baltici e in tutta l’Europa centrale e orientale. Ci dicevano da anni che Putin non si sarebbe fermato“, ha aggiunto.
“Voglio che i popoli dei Balcani occidentali, dell’Ucraina, della Moldavia e della Georgia sappiano che sono parte della nostra famiglia. Siete parte della nostra famiglia, il vostro futuro è nella nostra Unione e la nostra Unione non è completa senza di voi”, ha proseguito la presidente, ricordando come l’Ucraina sia uno di quelli candidati ad entrare nell’Ue. “Voglio fare pienamente leva sul nostro mercato unico per contribuire ad accelerare la crescita. A marzo abbiamo collegato l’Ucraina alla nostra rete elettrica, un traguardo inizialmente previsto per il 2024. Lo abbiamo conseguito in appena due settimane e oggi l’Ucraina esporta energia elettrica verso l’Ue. Intendo espandere in modo significativo questi scambi reciprocamente vantaggiosi”.
Il futuro dell’Europa
Oltre all’ampliamento dell’Ue, von der Leyen ha parlato anche dello stato attuale del blocco e delle riforme che interesseranno i Paesi che ne fanno già parte. La presidente della Commissione ha anzitutto confermato che sarà avanzata una proposta sulla revisione delle regole di bilancio e della governance economica europea: arriverà ad a ottobre. “Gli Stati devono avere maggiore flessibilità sul percorso di riduzione del debito, ma devono assumersi pienamente la responsabilità nel rispettare quanto è stato concordato perché occorre aprire spazio per gli investimenti strategici e nello stesso tempo mantenere la fiducia dei mercati”. La riforma dovrebbe contenere “regole più semplici [per rientrare negli obiettivi, ndr]”.
Sempre in termini economici, von der Leyen ha sottolineato che è necessario rimuovere gli ostacoli per le piccole e medie imprese: “L’inflazione e l’incertezza le colpiscono particolarmente. Presenteremo un piano di soccorso per le pmi chiamato BeFit, rendendo più semplice fare affari”, ha detto, sottolineando che il programma implicherà meno burocrazia. Hai poi parlato del contributo che le aziende più grandi devono dare per attutire la crisi. “Le principali compagnie petrolifere, del gas e del carbone stanno realizzando enormi profitti. Quindi devono pagare una giusta quota: devono dare un contributo in caso di crisi”, ha proseguito von der Leyen, dicendo che la proposta presentata dalla Commissione raccoglierà più di 140 miliardi di euro che gli Stati membri potranno usare per attutire direttamente il colpo.
Von der Leyen ha specificato che quest’ultima misura è di tipo emergenziale, ma l’Ue sta lavorando anche su soluzioni più strutturali. Per esempio, verrà creata una banca europea dell’idrogeno. “Contribuirà a garantire l’acquisto di idrogeno, in particolare utilizzando le risorse del Fondo per l’innovazione. Potrà investire 3 miliardi di euro per aiutare a costruire il mercato futuro dell’idrogeno”, ha detto. La numero uno della Commissione europea vuole inoltre che si trovi una soluzione di lungo termine anche sul fronte dell’immigrazione. “Voglio un’Europa in cui tutti gli Stati membri si assumano la responsabilità delle sfide che tutti condividiamo. E voglio un’Europa che dimostri solidarietà a tutti gli Stati membri”, ha detto.
L’omaggio alla Regina Elisabetta II
Nel giorno in cui la salma dell’ex sovrana del Regno Unito arriva a Westminster Hall, dove sarà allestita la camera ardente, la presidente della Commissione europea ha anche ricordato la vita di Elisabetta II: “Quando guardiamo allo stato del mondo oggi, spesso può sembrare che ciò che una volta sembrava eterno stia svanendo. E in qualche modo, la morte della regina Elisabetta II la scorsa settimana ce lo ha ricordato. Lei è una leggenda“, ha detto. “Più di ogni altra cosa, ha sempre trovato le parole giuste per ogni momento, dalle telefonate che fece agli sfollati di guerra nel 1940 al suo storico discorso durante la pandemia”. E ancora: “Ha parlato non solo al cuore della sua nazione, ma all’anima del mondo. E quando penso alla situazione in cui ci troviamo oggi, le sue parole al culmine della pandemia risuonano ancora con me. Ci ha sempre ricordato che il nostro futuro è costruito su nuove idee e fondato sui nostri valori più antichi”.
Nel suo discorso, von der Leyen ha reso omaggio anche a un altro leader: l’ex presidente del parlamento europeo David Sassoli scomparso a gennaio: “La democrazia non è passata di moda, ma deve aggiornarsi per continuare a migliorare la vita delle persone”, ha detto, citando le stesse parole che l’ex giornalista aveva pronunciato in occasione della Giornata internazionale della democrazia.