Un’indagine dell’intelligence statunitense accusa Mosca di aver trasferito oltre 300 milioni di dollari nelle tasche di partiti e candidati in più di 20 Paesi al fine di influenzare la politica estera. A rivelarlo è il Washington Post, sollevando un polverone internazionale che in Italia, a 11 giorni dalle elezioni, rischia di diventare un terremoto.

Citando una fonte anonima del governo, il quotidiano Usa Washinton Post rivela parte del contenuto di un rapporto che il dipartimento di Stato ha inviato alle ambasciate Usa in oltre cento Paesi. Nel documento si spiega appunto come la Russia avrebbe finanziato dal 2014 a oggi partiti e candidati in oltre 20 Stati e si suggeriscono le misure da intraprendere per contrastare questo tentativo di ingerenza, attraverso divieti ai viaggi, sanzioni e l’espulsione di sospette spie russe.

Fra i Paesi coinvolti, indica sempre la fonte anonima al Post, ci sarebbero Albania, Montenegro e Madagascar. Si parla poi di un Paese asiatico in cui un candidato alla presidenza avrebbe ricevuto milioni di dollari in contanti dall’ambasciatore russo. Nell’articolo non ci sono riferimenti espliciti all’Italia, ma a così pochi giorni dalle elezioni il solo sospetto che il nostro Paese possa essere coinvolto basta a far esplodere il caso.

Secondo il quotidiano Repubblica, il governo italiano avrebbe ricevuto conferma dell’esistenza del dossier dalle fonti di intelligence Usa. Alla richiesta di maggiori informazioni su un’eventuale coinvolgimento di partiti o candidati italiani, però, Washington al momento non avrebbe commentato.

Intanto il tema è già entrato a gamba tesa nella bagarre elettorale. In un tweet, l‘esponente di Fratelli d’Italia Guido Crosetto chiede l’elenco dei nomi di persone eventualmente coinvolte e paventa l’ipotesi di “alto tradimento”.

A Cartabianca, su Rai 3, il segretario del Partito democratico Enrico Letta chiede a gran voce che il governo faccia chiarezza prima delle elezioni e il Movimento 5 stelle chiede l’intervento del Copasir. Mentre la Lega diffonde una nota in cui promette querele e punta il dito contro Pci e Repubblica, i “soli a percepire fondi dal Cremlino” in epoche passate e recenti.

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