Il post della giornalista è un pugno allo stomaco

  • “E’ una malattia crudele, rade al suole il futuro e inebetisce il presente”
  • Il primo meccanismo che scatta nei confronti del malato è quello della negazione
  • Poi ci si rassegna al fatto che le persone per come le abbiamo conosciute non ci sono più

Da sempre molto riservata sui suoi affetti, Selvaggia Lucarelli ha condiviso con i suoi follower un lungo e toccante post in cui parla della madre Nadia, affetta da Alzheimer da quasi otto anni. “Una malattia crudele – esordisce – Rade al suolo il futuro, inebetisce il presente. Lascia in piedi qualche edificio del passato. Mescola il tempo e le sequenze, si colloca nell’oggi un viaggio fatto da bambini, si ricorda un viaggio che non si è fatto mai, si descrive un ritorno da un luogo che non esiste”.

Selvaggia Lucarelli (Foto Instagram)

“Nei confronti del malato scatta un meccanismo di negazione”

Il suo racconto è un vero pugno nello stomaco. “Poco prima del Covid che l’ha condannata a due anni di isolamento più di quanto non la isolasse già la malattia, ho portato mia madre a vedere l’area di CityLife qui a Milano, i grattacieli nuovi – svela – ‘Li conosco, qui ci sono stata in gita da bambina’, mi diceva osservandoli distrattamente. Succede, nella prima fase dell’Alzheimer, che si entri spesso in conflitto col malato, che si finga che sia ancora una persona un po’ confusa, distratta, che il malato sia un interlocutore normale e (si pensa) come tale vada trattato. E’ un meccanismo di negazione ingenuo e potente, che ho visto esercitare strenuamente da mio padre, per esempio. Si discute inutilmente: ‘Ma che dici’, ‘impossibile’, ‘ma va!’, ‘Sono stati costruiti 4 anni fa!’. E in quella discussione si cerca di difendere non la verità, ma il malato, l’idea che esista ancora così come era ieri”.

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Selvaggia Lucarelli (Foto Instagram)

“Non serve contraddire mia madre, non è più lei”

“Io, che la malattia di mia madre l’ho guardata in faccia subito – prosegue – ormai quasi 8 anni fa, non le ho detto che quei palazzi, quando lei era bambina, non erano neppure il progetto di un architetto. Non era nato neppure Fedez che ci abita dentro, a dirla tutta. Ho detto ‘ma davvero?’. Mia madre, due anni fa, era già in una fase avanzata della malattia, non aveva senso. E ho ripetuto quel ‘ma davvero?’ ogni volta che mi ha fatto uno dei suoi racconti senza senso, racconti sempre più asciutti e strabilianti, come in Big Fish che non sai più cosa è vero, forse niente, forse tutto. Non serviva contraddirla. Non era più lei. Non c’era più mia mamma per come l’ho conosciuta, così attenta alla verità, così libera nelle sue idee e così borghese nelle sue paure, così curiosa, ironica, infelice”.

Selvaggia Lucarelli (Foto da video)

“In un gesto, dopo tanto tempo, ho ritrovato per un attimo mia madre”

“Poi oggi è successo che l’ho lavata, le ho messo dei vestiti puliti – conclude – Non lo avevo mai fatto, fino a ieri era lontana, è precipitato tutto in fretta.  Mentre le sfilavo i pantaloni del pigiama, la sua mano ormai debole e rigida al punto da tenere a stento una forchetta ha afferrato l’elastico dei pantaloni. E l’ha fatto con una forza tenace, che arrivava da lontano. Dalla sua essenza. Perchè mia mamma è sempre stata così, estremamente pudica, ai limiti del bigottismo. Ecco, in quella mano improvvisamente vigorosa, che difendeva il suo corpo da uno sguardo indesiderato, dopo tanto tempo ho per un attimo ritrovato mia madre. ‘Forza, lasciami fare una volta tanto!’, l’ho rimproverata. Le ho parlato come se fosse ancora lì, senza sconti. E ho capito che qualcosa, nel marasma dei ricordi che si mescolano, sopravvive alla malattia e a quel qualcosa, chi accudisce, si deve attaccare con tutta la forza che ha.  Come la mano di mia mamma a quei pantaloni”.

Selvaggia Lucarelli (Foto Instagram)

Nel 2018 la donna era svanita nel nulla e la figlia aveva lanciato un appello

Nell’agosto del 2018, Selvaggia Lucarelli aveva lanciato un appello sui social per ritrovare la madre che era scomparsa in Abruzzo mentre lei si trovava in vacanza in Perù. “Oggi pomeriggio alle 14,00 è andata all’ospedale del centro di Vasto perché si era fatta male a un gomito. L’hanno fasciata e lasciata in una stanza per fare una risonanza. Mio padre si è allontanato. Mia mamma non ha mai fatto quella risonanza e da quel momento è sparita”, aveva scritto. Fortunatamente, la signora Nadia era stata poi rintracciata dall’elicottero dei vigili del fuoco. “Era nei pressi di Monteodorisio camminando nelle campagne. Sta bene. Grazie a tutti”, aveva fatto sapere la giornalista.

“Chiunque vive con una persona affetta da questa malattia sa cosa vuol dire”, ha dichiarato la Lucarelli qualche mese fa, ospite di Serena Bortone a “Oggi è un altro giorno”.

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