Dall’undicesima edizione del Seminario ‘Food, Wine & Co’ emerge come il settore agroalimentare italiano costituisca a buona parte del Pil del nostro Paese. Negli ultimi dieci anni è stato tuttavia sconvolto da cambiamenti ed è ora necessario attuare alcuni interventi.
Il settore agroalimentare del nostro Paese vale 538 miliardi di euro, ben il 25% del Prodotto interno lordo italiano. Questo comparto coinvolge più di un milione di aziende agricole, oltre 330mila realtà nella ristorazione, ben 230mila punti vendita al dettaglio, 70mila industrie alimentari e quattro milioni di lavoratori.
Negli ultimi dieci anni diversi cambiamenti hanno influenzato il comparto agro-industriale ed enogastronomico italiano, primo fra tutti la pandemia da Covid-19: dalla produzione al commercio, passando per l’intera filiera di approvvigionamento, nulla è più come prima.
I passi da compiere, secondo Simonetta Pattuglia, direttrice del master in economia e management della comunicazione e dei media e curatrice dell’evento, sono quelli di “preservare i nuovi trend senza perdere la tradizione, sviluppare tecnologie che tutelino i nostri prodotti contrastandone la contraffazione, attivare campagne istituzionali sul cibo, su come viene prodotto e distribuito, innovare la dieta mediterranea, sempre più apprezzata come stile di vita anche oltreoceano, tanto che se ne parlerà a novembre, a Philadelphia, in un grande incontro internazionale cui parteciperemo”. E ancora, ricorda Pattuglia: “Valorizzare il made in Italy, puntando sulla naturale genuinità e autenticità dei suoi principi, arginare il cambiamento climatico e promuovere nuove professionalità“. Tutti questi sono passi da compiere per salvaguardare il nostro futuro e quello del cibo.
Fonte Adnkronos