Una lite per strada a Tor Bella Monaca si è trasformata in una rivolta contro la pattuglia dei carabinieri incaricata di proteggere Tiziana Ronzio, presidente dell’associazione Torpiùbella premiata dal presidente della Repubblica per le sue denunce contro i clan e il narcotraffico.
Tutto succede intorno alle 21 del 5 gennaio in via Scozza: un gruppo di sei persone, tra cui una coppia di fidanzati, scende da due macchine e inizia a litigare e picchiarsi per futili motivi in mezzo alla strada, di fronte alle Torri dell’Ater. Le botte e le urla, furibonde, si sentono in tutta la via: la rissa avviene di fronte la Torre dove abita Tiziana Ronzio, protetta dai carabinieri con la formula della vigilanza mobile, ovvero pattugliano la via e le strade limitrofe.
“All’improvviso sento un gruppo di persone urlarsi contro di tutto”, racconta Tiziana Ronzio. “Mi affaccio e li vedo che iniziano a picchiarsi selvaggiamente per strada. Sono almeno 4 ragazzi e due donne, altri li guardano sulla strada. Vedo intervenire la pattuglia dei carabinieri che mi fa la vigilanza ma uno dei ragazzi subito si scaglia contro i militari: grida che devono andarsene e farsi i fatti loro, e inizia a prenderli a spintoni. I carabinieri cercano di riportare il ragazzo alla calma e di bloccarlo ma le altre persone smettono di litigare e si scagliano contro i militari strattonandoli e spingendoli per mandarli via”.
Ne nasce un parapiglia, le urla attirano alcuni residenti delle altre Torri Ater, che scendono per strada: fra le persone che aggrediscono i militari ci sarebbero anche figure legate allo spaccio e al clan Sparapano. “Arriva un’altra pattuglia dei carabinieri ma uno dei facinorosi sale in macchina e scappa rischiando di investirli”, continua Tiziana, che fatica a trattenere le lacrime. È scossa.
“La lite passa in secondo piano, l’orda inferocita se la prende con i carabinieri, sento urli e parolacce: è una vera e propria rivolta, vedo una ventina di persone che li strattona per mandarli via. I militari mantengono il sangue freddo e chiamano rinforzi: arrivano tre pattuglie e due volanti della polizia che bloccano la strada”. I militari alla fine riescono a bloccare i più facinorosi e portarli in caserma. Gli altri si disperdono, solo un gruppetto rimane sotto la fioca luce dei lampioni di via Scozza.
Sono le 23, torna la calma, ma è apparente perché la via è una piazza di spaccio. Sparapano, Moccia, Cordaro: sono solo alcuni dei nomi che contano. Tor Bella Monaca è sotto shock, c’è molto nervosismo. Tiziana scioglie la tensione in un pianto liberatorio, spesso si affaccia al balcone: aspetta il ritorno dei figli. Alcuni la chiamano per farle coraggio.
Tra questi Gianpiero Cioffredi, presidente dell’Osservatorio per la legalità della Regione. “Esprimo solidarietà ai militari dell’Arma aggrediti alla Torre della Legalità. Questo episodio significa lanciare una sfida allo stato e un segnale di intimidazione verso i cittadini come Tiziana Ronzio che lavorano per la giustizia. Rinnoviamo la gratitudine alle forze dell’ordine e il sostegno alle realtà sociali di Tor Bella Monaca che non si rassegnano ai clan”.
Il bilancio fa trapelare la gravità del fatto: due arrestati, due denunciati tra cui un minorenne. Le accuse sono lesioni, minaccia e resistenza a pubblico ufficiale. I due carabinieri aggrediti hanno riportato 7 e 2 giorni di prognosi.
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Articolo tratto dal Portale di Informazione InfoDifesa