Il settimanale “Chi” dedica la cover del numero in edicola questa settimana a Patty Pravo. L’eterna “bambola” della canzone italiana si racconta in una lunga intervista ad Alessio Poeta a pochi giorni dal suo 74esimo compleanno. “I ricordi non fanno parte del mio Dna – esordisce – e lasciarsi catturare dalla nostalgia, mi creda, è soltanto uno spreco di energie. Sono sempre stata interessata a far capire ciò che sono e non quel che ero. Non cancello, ma voltarsi indietro può essere pericoloso, oltre che di una tristezza infinita. A oggi ho sempre seguito l’istinto e il mio faro è, tuttora, l’incoscienza”.
“Pensavano tutti che fossi un uomo”
All’anagrafe la cantante è Nicola. Una circostanza che ha fatto sì che la sua sessualità divenisse un elemento di discussione. “Mai avvertito come un problema – spiega – A Venezia mi chiamavano tutti Nina. Successivamente diventai Nicoletta, Guy Magenta e, infine, Patty Pravo. Io, per dovere di cronaca, mi chiamo ‘la Strambelli’. Amo l’originalità del mio cognome: ‘strambi, ma belli’. Pensavano tutti fossi un uomo! Andarono persino da mio padre per averne conferma. Ci risi su. Del resto, anche se fosse, dove sarebbe stato il problema? Una smentita, poi, non è nient’altro che una notizia data due volte”.
“Con me le sorprese non sono mai finite”
Su di lei hanno detto veramente di tutto. “Hanno iniziato a scrivere di me quando avevo 17 anni e, a oggi, non hanno ancora smesso – sentenzia – Sa quante cose avrei dovuto rinnegare? È stato detto e scritto di tutto: eccessi, droghe mai viste, amori inesistenti, viaggi mai fatti. Oggi, forse, mi vogliono più bene, ma in passato, per disintossicarmi da certe chiacchiere, scappai persino all’estero. Hanno raccontato che ero in miseria mentre io vivevo allo Chateau Marmont di Los Angeles. Con me le sorprese non sono mai finite, nemmeno ora che ho 74 anni”.
“L’amore è un mare profondo dove perdersi”
Patty Pravo ha avuto cinque mariti. “Il primo fu Gordon Faggetter, il batterista dei Cyan Three – ricorda – Ci promettemmo che se ci fossimo lasciati non avremmo mai avuto un figlio con nessun altro. Seguì Franco Baldieri – l’unico che non aveva a che fare con la musica – Riccardo Fogli e i due Paul: Martinez e Jeffrey. Vivevamo anche assieme. L’ultimo fu Jack Johnson: da lì tutte le chiacchiere su bigamia e trigamia”. “Libera sempre, innamorata talvolta”, a 73 anni, Patty Pravo ha capito che l’amore “non sono solo farfalle nello stomaco”: “L’amore è un mare profondo dove perdersi”.
“Con Simone affinità elettiva fuori dal comune”
“Per onestà, agli uomini che ho amato ho mostrato subito il peggio di me, così da evitare brutte fregature – confessa – Ho un carattere importante. Che poi, nell’ultimo periodo, mi sono anche piuttosto addolcita: la pandemia mi ha cambiata…Direi ‘in meglio’. Chieda a Simone, il mio braccio destro”. Simone Folco, stylist e assistente personale della cantante, più giovane di lei di 44 anni, tiene a bada il suo temperamento. “Abbiamo un’affinità elettiva fuori dal comune. Un lampo amoroso di natura diversa”, confida.
“Sono una volta mi sono immaginata con il pancione”
Nel corso della sua vita, Patty Pravo ha avvertito soltanto una volta il desiderio di diventare madre. “Solo per un momento mi sono immaginata con il pancione – racconta – un vestito azzurro di chiffon, un grande cappello di paglia che correvo… quella volta stavo con qualcuno che mi interessava più degli altri. Devi avere molto amore dentro per pensare di fare un bambino. E ancora più amore per pensare che non è il caso di fare un bambino”.