MENGONI A ROTTA DI COLLE: “PRESIDENTE MATTARELLA, RIMANGA ANCORA” – DOPO BENIGNI ANCHE IL CANTANTE CHIEDE IL BIS A SERGIONE – LA REAZIONE DEL CAPO DELLO STATO – E ANCHE NEL MONDO DELLA POLITICA C’È CHI, PUR SENZA DIRLO ESPLICITAMENTE, VEDE DI BUON OCCHIO UN SECONDO MANDATO (MAGARI PARZIALE) ANCHE PER NON INTERROMPERE L’ESPERIENZA DEL GOVERNO GUIDATO DA MARIO DRAGHI… – VIDEO
Cesare Zapperi per il “Corriere della Sera”
Si è avvicinato timido per un saluto dopo aver cantato a cappella l’Inno di Mameli, emozionando la platea delle autorità presenti all’inaugurazione del Salone del Mobile. Marco Mengoni, cantante e autore di brani di successo, subito dopo l’esibizione si è messo la mascherina e ha fatto tre passi in direzione del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Ha congiunto le mani come per formulare una preghiera e ha rivolto al capo dello Stato un invito: «Presidente, rimanga ancora. Vorrei che ci fosse ancora questo presidente, si ricandidi».
Mattarella, sorpreso, ha abbozzato allargando le braccia, ha ringraziato il cantante per l’interpretazione dell’inno nazionale e lo ha salutato con un sorriso. È stato un fuori programma del tutto inaspettato, fuori protocollo come lo stesso presidente ha definito il suo discorso alla manifestazione milanese. Ma le parole di Mengoni, già vincitore del Festival di Sanremo del 2013, sono dello stesso tenore di quelle pronunciate solo pochi giorni fa da Roberto Benigni a Venezia dal palco della Mostra del cinema.
In quell’occasione il premio Oscar aveva colto tutti di sorpresa con un accorato appello: «Presidente Mattarella, rimanga con noi ancora un po’, almeno fino alla prossima Mostra del cinema. Rimanga con noi fino ai Mondiali di calcio in Qatar (si terranno l’anno prossimo, ndr ) perché porta fortuna, porta bene».
Un auspicio, sottolineato da un’ovazione della platea, accompagnato da parole di apprezzamento per l’operato del capo dello Stato. In quell’occasione, come ieri mattina, Mattarella ha ringraziato ma non ha replicato. La sua opinione sull’ipotesi di un secondo mandato l’ha espressa in diverse circostanze. Il 30 marzo scorso pronunciò una frase che non ammetteva dubbi:
«Quest’ anno è l’ultimo del mio mandato». e a maggio, a fronte di voci e auspici di una conferma al Quirinale, incontrando gli studenti di una scuola romana ribadì il suo pensiero in materia: «Tra otto mesi il mio incarico termina. Io sono vecchio, tra qualche mese potrò riposarmi». Parole inequivocabili. Ma che, evidentemente, al di fuori del Quirinale non bastano ancora a chiudere il discorso.
Le parole di Benigni e Mengoni confermano l’apprezzamento di cui il presidente della Repubblica gode tra gli italiani, come risulta anche dalle rilevazioni sulla popolarità e il gradimento di Mattarella.
E anche nel mondo della politica c’è chi, pur senza dirlo esplicitamente, vede di buon occhio un secondo mandato (magari parziale) anche per non interrompere l’esperienza del governo guidato da Mario Draghi. È vero che il Parlamento voterà nel febbraio prossimo, e quindi lo scenario può cambiare, ma ad oggi la disponibilità del presidente non c’è.
mattarella SERGIO MATTARELLA A VENTOTENE