I figli di alcuni dipendenti e pensionati pubblici possono ottenere un sussidio per frequentare un corso di lingua straniera in un altro Paese. Il contributo può arrivare fino a 3.900 euro. Ecco le cose da sapere.
Possono usufruire del contributo gli studenti con almeno 16 anni iscritti alla seconda, terza, quarta o quinta di una scuola secondaria di secondo grado. C’è una seconda condizione: entro il 30 giugno 2023 devono avere conseguito una certificazione della conoscenza di una lingua straniera almeno di livello B1 rilasciata dai competenti enti certificatori riconosciuti dal ministero dell’Università e della Ricerca. Le domande scadono lunedì 27 marzo alle 12.
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Bonus lingue straniere: chi può chiederlo
Hanno diritto al beneficio i figli dei dipendenti e pensionati della Pubblica amministrazione iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali. Raccoglie tutti coloro che erano iscritti all’Indpap, l’Inps dei dipendenti pubblici, chiusa nel 2011. Coinvolti dal bonus anche altri pensionati. Ad esempio, gli utenti della Gestione dipendenti pubblici e quelli che sono invece iscritti alla Gestione fondo postelegrafonici. Quest’ultimo, prima di essere incorporato nell’Inps, era un ente di previdenza per chi lavorava alle Poste e in altri posti pubblici.
Quanto vale il bonus lingue straniere
L’importo massimo di ciascun contributo è pari a 3.900 euro. Il bonus per il corso di lingua arriva fino a 300 euro a settimana, compreso l’esame per ottenere la certificazione. Dopo il viaggio, va infatti ottenuto un certificato B2, C1 o C2 da inviare all’Inps entro e non oltre il 23 dicembre 2023. Il contributo per vitto e alloggio non supera i 400 euro. Infine c’è un una tantum per il viaggio sempre fino a 400 euro. Questi sono i massimali: ogni beneficiario riceve un contributo diverso a seconda del suo Isee.
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Come fare domanda
La domanda deve essere presentata dal soggetto richiedente la prestazione (anche in presenza di beneficiario maggiorenne, ndr), cliccando su questo link. Dopo l’inserimento di codice fiscale e Spid, Carta di identità elettronica o Carta nazionale dei servizi sarà visualizzato il modulo da compilare, in cui compaiono già i dati identificativi del soggetto richiedente.
Altre informazioni sul bonus sono disponibili a questo link.