Un grave lutto ha colpito Maurizio Aiello. L’attore di “Un posto al sole” ha annunciato su Instagram la scomparsa del padre. Lo scorso novembre, l’anziano aveva compiuto 90 anni.
“Pagherei oro per dire ancora la parola ‘babbo’”
“Ho condiviso con tutti voi molti dei suoi compleanni e mi sembrava giusto farlo anche per questo ultimo saluto – ha scritto – Ciao babbo!!! Eh, sì, ‘babbo’, un nome un po’ buffo per noi napoletani… Tu mi hai abituato a chiamarti così, da bambino mi vergognavo di farlo davanti agli amici, ora invece pagherei oro per pronunciarlo di nuovo. Grazie per tutti i valori che mi hai trasmesso e per avermi sempre sostenuto in tutte le mie scelte di vita, credendo sempre in me”.
“Avrei tanto voluto tenerti la mano e darti conforto”
“Non riuscirò mai a perdonarmi di non essere riuscito a starti vicino negli ultimi giorni – ha aggiunto – ma questo folle momento storico ci ha tolto anche questo. Avrei tanto voluto tenerti la mano, guardarti negli occhi e darti conforto, ed invece hai dovuto contare solo sugli estranei. Questo rammarico me lo porterò sempre dentro. Ciao babbo!”.
Chi è Maurizio Aiello
Maurizio Aiello, che nella soap di Rai3 “Un posto al sole” veste i panni del perfido Alberto Palladini, è sposato con Ilaria Carloni. I due stanno insieme da 20 anni e hanno due figli: Ludovica e Matteo. L’attore ha raccontato il primo incontro con la moglie in un’intervista al settimanale “Intimità”: “Eravamo due ‘pischelli’: lei aveva 20 anni, io 30. Ci siamo incontrati fermi a un semaforo, ognuno in auto con i propri amici. Lei mi ha riconosciuto, perché seguiva Un posto al sole in tv. Quando abbiamo iniziato a frequentarci, stavo un po’ sulle mie, perché allora mi davo un po’ di arie. Lei ha certamente favorito il rapporto grazie alla sua estroversione. In pochi mesi eravamo fidanzati”.
Il tumore alla tiroide
In passato, Maurizio Aiello ha subito un intervento chirurgico per l’asportazione di un tumore alla tiroide. A raccontarlo è stato lui stesso nel 2014 a “Diva e Donna”: “Ho avuto paura di perdere la voce. È stato l’evento più negativo della mia vita. Io avevo il terrore della sala operatoria e dei punti su una ferita. Ho scoperto la malattia per puro caso: partecipavo come testimonial a una campagna di prevenzione Racefor thè cure. Ho fatto un controllo. Con l’ecografia ho scoperto di avere un nodulo di tre centimetri alla tiroide. Poco più di un mese dopo mi hanno operato per asportarlo. La malattia mi ha insegnato a vivere più intensamente. Ci si angustia per tante situazioni senza senso. Invece le cose importanti sono altre”.