Protagonista involontario di un siparietto a luci rosse il diciottenne Alberto Nonino, atleta friulano tesserato col la Libertas Atletica Malignani di Udine. Ai Mondiali Under 20 in Colombia, durante la gara dei 400 metri piani, quinta prova delle dieci di decathlon alle quali partecipava, ha avuto dei problemi con l’abbigliamento di gara. Il suo pene fuoriusciva dai pantaloncini da corsa. Per tentare di arginare la situazione, il giovane è stato costretto a correre con le mani sopra le zone intime. Così facendo però ha perso completamente l’assetto di corsa ed è arrivato mestamente ultimo. Grande eco sui media dell’America Latina sull’accaduto con battute anche di dubbio gusto, ma che si prestavano vista l’evidenza dei fatti.
I fatti
Già dall’uscita della prima curva è stato evidente che i pantaloncini da corsa indossati dall’atleta non erano idonei a tenere al loro posto i “gioelli di famiglia”. Probabilmente il giovane non aveva indossato uno slip contenitivo. Un indumento necessario visto che il modello di pantaloncini per quella prova è più largo rispetto a quello aderente previsto nelle prove di velocità. Alberto non ha potuto fare altro che mettersi le mani nei pantaloncini per arginare la situazione. Per cinque volte durante la corsa è dovuto ricorre a questo espediente. Nonostante ciò, si è trovato ben piazzato prima del rettilineo finale. Qui i problemi di biancheria intima sono diventati incontenibili. È stato superato da tutti gli altri finalisti, arrivando ultimo. Nella classifica finale, al termine delle dieci prove del decathlon, l’atleta friulano si è piazzato 15simo con 7.054 punti. Un risultato sicuramente inferiore alle aspettative, ma che sicuramente avrà insegnato al giovane atleta di prestare molta più attenzione all’equipaggiamento di gara. Per non incorrere in altri imbarazzanti momenti come quello che ha vissuto in Colombia.