Notte di paura per le otto suore di clausura dell’Ordine delle Benedettine celestine che vivono nel convento di San Basilio, nel centro storico de L’Aquila. In concomitanza con la notte bianca, alcuni giovani si sono introdotti nel monastero terrorizzando le monache. Queste ultime hanno scoperto una coppia intenta a fare sess0 dopo aver udito dei gemiti all’interno del confessionale. Ma non è tutto. Perché qualche ora prima le suore avevano chiamato i carabinieri segnalando la presenza di due giovani che erano saliti sino al piano in cui dormono le religiose. Prima di darsi alla fuga, avevano fatto cadere un bicchiere di birra a terra.
La testimonianza di suor Giovanna
“La prima volta mi sono svegliata sentendo l’ascensore – ha raccontato suor Giovanna – Sono uscita dalla stanza in camicia da notte ed ho visto due ragazzi cercare di aprire la porta della consorella anziana. Non mi sono fatta vedere, con il cuore in gola sono rientrata in stanza, mi sono vestita e poi dopo aver fatto rumore con l’acqua nel bagno e bussando al buio, sono tornata nel corridoio. A quel punto, i giovani sono fuggiti facendo cadere un bicchiere di birra. Abbiamo chiamato i carabinieri che sono venuti per pochi minuti dicendoci, incredibilmente, che avevamo lasciato la porta della chiesa aperta”.
“C’erano due giovani nudi nel confessionale”
Due ore dopo, un nuovo spavento. “Ho sentito trambusto in chiesa – ha svelato la monaca – pensavo fosse un’altra consorella, invece, non era lei. Allora siamo scese e lei ha visto un giovane e una giovane nudi nel confessionale. Appena ci hanno visti sono scappati senza abiti. Erano entrati forzando la porta della chiesa. Stavolta, i carabinieri sono tornati e hanno capito che era successo qualcosa di grave”.
Indagano i carabinieri
“Vedere, senza poter intervenire per il timore di reazioni, giovani che per due volte forzano la porta ed entrano nella chiesa e salgono anche nei piani del convento, oltre all’angoscia e alla paura ha generato in noi la violazione della nostra intimità di religiose di clausura”, ha spiegato la religiosa. Sulla vicenda indagano i carabinieri. I militari dell’Arma hanno effettuato rilievi, anche fotografici e con l’ausilio della scientifica. Potrebbe essersi trattato di una bravata ma non è esclusa l’ipotesi che chi si è introdotto nel convento volesse compiere qualche rito blasfemo.
Lo sdegno del sindaco
“Sgomento e rabbia per quanto accaduto mercoledì sera al monastero di San Basilio – ha commentato il sindaco de L’Aquila Pierluigi Biondi – Un episodio inqualificabile e ingiustificabile, non una semplice bravata (…) Le suore celestine sono un simbolo di questa città e chiunque abbia osato violare la loro serenità va punito in maniera esemplare. Sono certo che le Forze dell’ordine faranno di tutto per individuare i responsabili di questi gesti immorali che feriscono l’intera comunità”.