La sologamia, termine con cui si indica il matrimonio di una persona con se stessa, non è più una tendenza esclusivamente occidentale. Tra pochi giorni, in India, Kshama Bindu convolerà a nozze con se stessa. La cerimonia si svolgerà il prossimo 11 giugno in un tempio nella città di Vadodara, nello stato occidentale del Gujarat. La sposa, studentessa di sociologia e blogger, indosserà un abito rosso e sfoggerà l’henné sulle mani. La 24enne ha spedito gli inviti a familiari e amici, scelto il sacerdote che officerà il rito e prenotato la luna di miele a Goa.

Kshama Bindu (Foto Instagram)

“Nessuno può amarti più di te stesso”

“Molte persone mi dicono che sono un ottimo partito – ha dichiarato Kshama – Io rispondo: mi sono conquistata. Ma tante altre criticano la mia scelta e a loro dico: è una mia scelta e sposo chi voglio. Che sia un uomo o una donna o me stessa. Sposando me stessa, voglio normalizzare la sologamia: vieni al mondo da solo e da solo lo lasci in pace. Quindi chi può amarti più di te stesso? Se cadi, sei tu che dovrai rialzarti”.

Kshama Bindu (Foto Instagram)

“Profondo atto di accettazione di me stessa”

“È il mio modo di dimostrare che sto accettando tutte le diverse parti di me – ha aggiunto – in particolare le parti di me stessa che ho cercato di negare o rinnegare, come le mie debolezze, siano esse fisiche, mentali o emotive. Per me, questo matrimonio è davvero un profondo atto di accettazione di me stessa. Quello che sto cercando di dire è che accetto me stessa, tutta me stessa, anche le parti che non sembrano belle”.

Kshama Bindu (Foto Instagram)

La prima sposa single d’Italia

Il primo matrimonio sologamico risale al 2015: l’inglese Sophie Tanner sposò se stessa a Brighton. Il primo caso italiano risale al 2017 quando la 40enne Laura Mesi, istruttrice di fitness di Lissone (Monza), convolò a nozze organizzando una cerimonia impeccabile. Anche in quel caso, però, mancava lo sposo. La storia della donna, prima sposa single d’Italia, ha travalicato i confini italiani. “Avevo detto a parenti e amici che se entro il quarantesimo compleanno non avessi trovato la mia anima gemella mi sarei sposata da sola – confessò al quotidiano “La Repubblica” – Credo fermamente che ciascuno di noi debba innanzi tutto amare se stesso. Si può vivere una fiaba anche senza il principe azzurro”.

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