In Italia per la prima volta è stata sequenziata la variante “Omicron 2”. Lo rende la direzione sanitaria dell’ospedale San Martino di Genova. Due i casi finora accertati: uno dopo il sequenziamento di routine al laboratorio del Policlinico San Martino, il secondo invece è emerso dal sequenziamento di un campione derivante dal monitoraggio nazionale.
La «sorella» di Omicron è stata definita anche «invisibile» perché è di difficile identificazione, dato che non presenta la «delezione del gene S» caratteristica di Omicron BA.1: per trovarla, quindi, è necessario sequenziare tutti i campioni e questo implica una capacità di laboratorio che non tutti i Paesi hanno. La mancanza del gene S, invece, è quella che permette di sospettare l’appartenenza di un campione alla variante Omicron del tipo «classico» direttamente dal tampone (senza sequenziamento, che viene fatto successivamente).
La situazione in Danimarca, India e UK
In Danimarca BA.2 si sta diffondendo rapidamente ed è ormai prevalente rispetto a BA.1. Anders Fomsgaard, virologo presso lo State Serum Institute danese, ha dichiarato che ora rappresenta circa il 65% dei nuovi casi. Allo stesso tempo, ha rassicurato: «Non siamo così preoccupati, dal momento che finora non vediamo grandi differenze nella distribuzione per età, stato vaccinale, reinfezioni e rischio di ricovero. Inoltre, nonostante l’alto tasso di infezione di BA. 2, il numero dei ricoveri in terapia intensiva sta diminuendo». Il picco in Danimarca non è stato raggiunto e i casi sono ancora in aumento: «Non ci sono prove che la variante BA.2 causi malattia più grave, ma deve essere più contagiosa», ha detto il ministro della Salute danese, Magnus Heunicke, secondo lo Statens Serum Institut potrebbe essere 1,5 volte più infettiva di BA.1.
Tassi di crescita simili di BA.2 si trovano in India rispetto ad altre varianti (con raddoppio ogni 4 giorni). Nel Paese è diventata dominante verso la fine di dicembre.
Nel Regno Unito l’Agenzia per la sicurezza sanitaria (UKHSA) ha designato il sotto-lignaggio BA.2 come «variante sotto inchiesta» il 21 gennaio. L’agenzia segnala circa 426 casi di Omicron BA.2 confermati dal Whole Genome Sequencing inglese (WGS), con il primo datato 6 dicembre 2021. Le aree con il maggior numero di casi confermati sono Londra e il Sud Est. Uno studio inglese segnala un aumento dei nuovi casi sintomatici giornalieri di Covid saliti di circa il 10% in una settimana e ipotizza una maggior contagiosità di BA.2, tutta da confermare. All’Imperial College su 1.816 campioni positivi analizzati, il 99% erano Omicron e 6 BA.2, il restante 1% erano Delta.