L’Inps ha diffuso i dati su alcune categorie di persone che hanno beneficiato del sostegno una tantum deciso dal governo per aiutare la popolazione a fronteggiare i rincari. Ma le scadenze per la presentazione degli aiuti non finiscono qui. Ecco chi potrà fare domanda e come si procederà.
Bonus ricevuti e bonus ancora da ricevere. Non si ferma il meccanismo degli aiuti da 200 euro previsto dal governo. Mentre viene diffuso un primo bilancio degli importi erogati, l’Inps ricorda anche le ulteriori scadenze per i prossimi beneficiari. Nei giorni scorsi, il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Andrea Orlando, ha firmato il decreto che disciplina i criteri e le modalità per la concessione dell’indennità una tantum ai professionisti. Come ricorda l’Inps in una nota, il provvedimento prevede l’estensione della misura anche ai cassaintegrati e alle lavoratrici rientrate dalla maternità, agli sportivi, ai dottorandi, agli assegnisti di ricerca, e anche ai pensionati dal 1° luglio 2022.
Chi ne ha beneficiato finora
Il bonus è stato introdotto per la prima volta col decreto Aiuti ed è già arrivato ad alcune categorie di persone. L’Inps ha fatto sapere che al primo luglio è stato accreditato a 13 milioni e 137mila pensionati e a 800mila nuclei percettori del Reddito di cittadinanza, in quanto la norma prevede che non venga erogato ai singoli componenti. L’Inps fa poi sapere che si è provveduto a disporre i pagamenti per i lavoratori domestici, sulla base delle domande pervenute. Ai primi giorni di agosto, su 445.875 istanze presentate 427.634 sono state definite da Inps.
Come si procederà nei prossimi mesi
L’Inps ricorda che i lavoratori domestici che non hanno ricevuto il bonus e rispettano i requisiti, hanno tempo fino al 30 settembre per presentare la domanda per ottenere il bonus. Devono quindi attivarsi entro il 31 ottobre:
- titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa, iscritti alla Gestione separata e con un contratto attivo alla data del 18 maggio 2022 e reddito derivante dai suddetti rapporti non superiore a 35.000 euro per il 2021;
- stagionali, a tempo determinato e intermittenti con 50 giornate di lavoro effettivo nel 2021, da cui deriva un reddito non superiore a 35.000 euro. Nella platea dei destinatari sono ricompresi anche i lavoratori a tempo determinato del settore agricolo;
- iscritti al Fondo Pensione Lavoratori dello Spettacolo con 50 contributi giornalieri nel 2021, da cui deriva un reddito non superiore a 35.000 euro;
- autonomi occasionali privi di partita IVA, non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, già titolari nel 2021 di contratti disciplinati dall’articolo 2222 del Codice Civile, iscritti alla Gestione Separata alla data del 18 maggio 2022, che abbiano versato almeno un contributo mensile nel corso del 2021;
- incaricati di vendite a domicilio, titolari di partita IVA attiva e iscritti alla Gestione Separata alla data del 18 maggio 2022, che possano far valere per il 2021 un reddito superiore a 5.000 euro derivante da tale attività.
La prestazione sarà invece erogata in maniera automatica, a ottobre, ai titolari di Naspi e Dis-Coll (purché in disoccupazione a giugno), alla platea di beneficiari della disoccupazione agricola 2021 e ai titolari delle ex Indennità Covid (decreti Sostegni e Sostegni bis).
Fonte Adnkronos