Diverse compagnie aeree hanno annunciato tagli alle partenze nel periodo estivo, ma chi intende volare nelle prossime settimane potrebbe anche dover fare i conti con ritardi e cambi d’orario. In alcuni casi, è possibile chiedere il rimborso del pezzo del biglietto, anche attraverso apposite piattaforme. Ecco i voli a rischio e tutti i modi per ottenere il risarcimento.

A rischio oltre un milione e mezzo di voli

Dopo due estati segnate dalle restrizioni legate alla pandemia, con il crollo delle prenotazioni e il taglio delle partenze, quest’anno le compagnie aeree devono affrontare nuovi problemi: la carenza di personale, dovuta a licenziamenti e scioperi, e l’aumento dei costi di gestione, tra cui il prezzo del carburante.

Mentre il numero di prenotazioni aumenta, quello dei voli diminuisce. Da Londra a Francoforte, passando per Bruxelles e Zurigo, molti non sono più disponibili a luglio e agosto. Dopo Lufthansa, British, Swiss e Brusselair, anche easyJet lunedì è stata costretta a tagliare. E i problemi per chi pensa di spostarsi in aero non sono finiti: il personale di Ryanair e Air Malta ha indetto uno sciopero per il prossimo sabato 25 giugno che coinvolgerà Italia, Francia, Portogallo e Belgio, mentre i dipendenti di altre compagnie hanno chiesto salari più adeguati e condizioni lavorative migliori e si sono rifiutati così di volare, causando il fermo di numerosi voli.

Agli scioperi si aggiunge la scarsità di personale dovuta, secondo un’indagine del Corriere della Sera, ai numerosi licenziamenti durante i due anni di Covid-19. Si stima che tra giugno e settembre saranno quindi a rischio 1,6 milioni di voli.

I passeggeri che subiscono la cancellazione del volo possono però richiedere in molti casi un rimborso, almeno parziale, del biglietto acquistato. Ecco quali sono le circostanze previste dalla legge e cosa bisogna fare per richiedere il risarcimento.

Quando un volo non viene rimborsato

Secondo l’Enac (Ente nazionale per l’aviazione civile) il rimborso non è generalmente contemplato quando la cancellazione è stata causata da circostanze eccezionali (ad esempio da avverse condizioni meteorologiche) e se il passeggero è stato informato con almeno due settimane di anticipo della disdetta o sette giorni prima nel caso in cui venga offerto un volo alternativo.

Cosa fare se il volo accumula ritardo

Le regole sono molto simili, ma ogni compagnia aerea ha le sue. Ne abbiamo scelte alcune per fornire indicazioni generali, ma è sempre consigliato consultare il sito della compagnia con cui si viaggia.

Per Ryanair è possibile ottenere un rimborso se il volo ha un ritardo superiore alle 5 ore, mentre con easyJet il rimborso viene dato dalle due ore in su di ritardo. Nel caso in cui questo fosse superiore a 5 ore, la compagnia low cost britannica consente di spostare il volo a una data successiva.

Con Lufthansa, si può richiedere un rimborso se l’orario della partenza programmato è stato anticipato di oltre un’ora o se l’orario della partenza è stato posticipato nel corso dello stesso giorno o del giorno successivo.

Nel caso in cui il ritardo sia superiore a tre ore, un passeggero di Ita Airways ha diritto a una compensazione. Con la compagnia il rimborso del prezzo del biglietto (totale o parziale) è consentito in conformità a quanto previsto dalle regole tariffarie relative al biglietto acquistato. Queste sono illustrate durante il processo di prenotazione e sulla ricevuta del biglietto.

In caso di cambio orario

Con Ryanair è possibile ottenere un rimborso se il volo ha subito una modifica di almeno 5 ore rispetto all’orario di partenza previsto o se la compagnia non può offrire un volo alternativo che vada bene alle esigenze del passeggero. Se non si viaggia sul volo prenotato, è possibile richiedere il rimborso della tassa governativa pagata (utilizzando questo modulo), entro un mese dalla data del viaggio. Con Ita Airways, in caso di cambio orario, è possibile la modifica della prenotazione entro e non oltre le due settimane precedenti o successive.

Oltre al rimborso aereo può capitare che le compagnie offrano una sistemazione per pernottare in alcune strutture convenzionate, qualora il ritardo del volo non consenta di partire prima del giorno successivo.

In caso di volo cancellato

Se il volo viene cancellato, con Ryanair si hanno due opzioni: si può richiedere un rimborso o cambiare gratuitamente il volo. I rimborsi saranno riaccreditati tramite il metodo di pagamento utilizzato per la prenotazione originale entro cinque giorni lavorativi.

Se il volo cancellato è di easyJet, si hanno tre opzioni: cambiare gratuitamente volo modificando la prestazione online, scegliere un voucher per l’intero valore della prenotazione o chiedere un rimborso che verrà erogato entro circa sette giorni. Con Lufthansa il rimborso può essere richiesto anche 24 ore prima della partenza e, in ogni caso, se il biglietto non è stato utilizzato, sarà rimborsato sul metodo di pagamento originale. Con Ita Airways il biglietto viene rimborsato nel caso di volo cancellato. Se la prenotazione è stata fatta tramite un’agenzia viaggi o un tour operator, conviene contattare direttamente loro.

Piattaforme online: come funzionano

Chiedere un rimborso alla compagnia aerea può diventare un percorso lungo e complesso, specialmente se molti altri passeggeri intraprendono lo stesso iter. Esistono però delle piattaforme che aiutano gli utenti a ottenere un risarcimento: alcune guadagnano trattenendo una percentuale del rimborso, altre tramite il pagamento delle spese legali da parte delle compagnie aeree.

L’utente fornisce tramite un modulo online il numero del volo, la carta d’imbarco e altre prove con la descrizione dei fatti e dell’assistenza ricevuta (o meno), i dati personali e quelli per l’accredito. La piattaforma, tramite dei legali, si occupa di contattare la compagnia aerea, che può procedere al pagamento di quanto richiesto o alla formulazione di un’offerta che il legale della piattaforma sottoporrà al cliente.

Tra le piattaforme più conosciute che si occupano dei rimborsi aerei ci sono Voloperso e Rimborsoalvolo dove è la compagnia aerea a pagare il compenso alla piattaforma. Per Airhelp, SkyGenius, Noproblemflights e Volo-in-ritardo c’è invece un compenso fisso che corrisponde di solito a circa il 25% del risarcimento previsto in caso di successo.

Un’altra piattaforma è quella di Risarcimentovolo.it. Se la piattaforma vince, trattiene una percentuale che va dal 25% al 45%. In caso di esito negativo, tutti i costi sostenuti rimangono a carico del sito.

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