Non si arresta, in Europa e in Italia, la corsa dei prezzi degli affitti che corrono a ritmi più veloci dell’inflazione. A lanciare l’allarme è la piattaforma di alloggi Housing Anywhere: nella classifica stilata analizzando 23 città europee compaiono anche due italiane: Milano e Roma.

La piattaforma internazionale di alloggi per studenti e giovani professionisti più grande in Europa, HousingAnywhereha presentato i risultati del suo International Rent Index per il quarto trimestre del 2022: dal report, che prende in considerazione 23 città europee, emerge un’inarrestabile tendenza al rialzo degli affitti in tutte le tipologie di immobili.

Con aumenti del 14,3% su base annua (in particolare, un aumento del 18,3% per i monolocali, del 13,1% per le stanze private e del 11,4% per i bilocali), lo squilibrio tra domanda e offerta si è nuovamente aggravato nell’ultimo anno, mentre l’inflazione in Europa ha raggiunto il tasso record del 9,3%.

“Il mercato immobiliare non resta al passo con un mondo sempre più mobile – afferma Djordy Seelmann, ceo di HousingAnywhere I prezzi degli affitti aumentano a un ritmo più veloce dell’inflazione: studenti e giovani professionisti accantonano i loro sogni, perché non ci sono alloggi disponibili nelle città in cui desiderano studiare. Tutto questo può sembrare volto al peggio per le nuove generazioni, ma siamo convinti che una volta che i governi e i comuni riconosceranno il ruolo dell’accessibilità degli immobili e della responsabilità condivisa, potremo compiere un importante passo avanti per consentire alle persone di vivere come vogliono e dove vogliono”.

Se si considerano gli aumenti trimestrali (con una media del 3%), si nota che le stanze private hanno registrato un aumento del 6%, superando di gran lunga i monolocali (1%) e la crescita dei prezzi degli appartamenti (2%). Ciò potrebbe suggerire che il prezzo di affitto di appartamenti e monolocali (disponibili) sia già vicino al picco e che questo tipo di proprietà sia fuori portata in termini di accessibilità economica. Oltre alla generale mancanza di disponibilità, le persone potrebbero essere spinte a cercare stanze private come alternativa, il che potrebbe spiegare perché i prezzi di affitto delle stanze sono aumentati relativamente di più.

Uno sguardo al 2022

Il primo e il secondo trimestre del 2022 hanno registrato aumenti trimestrali da record, facendo salire la media annuale a percentuali mai registrate. Una tendenza in atto dal terzo trimestre del 2021, quando le restrizioni alla mobilità sono state gradualmente abolite.

Nel terzo e quarto trimestre, l’aumento trimestrale è leggermente rallentato. Si tratta di una tendenza piuttosto interessante, perché, se continuerà, il tasso di aumento potrebbe iniziare a scendere a un livello più moderato nel 2023.

Considerando l’inflazione a livello europeo corretta del 9,3%, non sorprende che molti governi stiano adottando misure restrittive per contenere i prezzi degli affitti. Tuttavia, guardando al futuro, i tetti agli affitti potrebbero non rappresentare la linea d’azione più saggia, perché potrebbero avere un impatto negativo sulla mancanza strutturale di offerta, ovvero la causa di fondo della crisi abitativa.

L’aumento annuale dei prezzi degli affitti supera di gran lunga il tasso di inflazione nel 2022. Ciò indica che il costo della vita rimane uno dei principali fattori di stress per i cittadini europei. Inoltre, suggerisce che se non affrontiamo la crisi abitativa, l’incertezza economica sarà una costante del futuro prossimo.

I cambiamenti più evidenti

Amsterdam ha registrato i prezzi assoluti più alti nel quarto trimestre del 2022 per ogni tipo di immobile, con una media di 900 euro per le camere singole, 1.950 euro per i monolocali e la cifra sbalorditiva di 2.300 euro per gli appartamenti, frutto di una situazione di aumento costante degli affitti per anni e anni. Nella classifica compare anche Milano, al quarto posto fra le città con i prezzi più alti dei bilocali nel quarto trimestre del 2022

Tuttavia, se guardiamo alle variazioni dei prezzi degli affitti nell’ultimo anno, Amsterdam non è nella top 3 delle città europee, il che indica che i prezzi sono diventati così alti che stanno iniziando a stabilizzarsi. Lisbona è in testa agli aumenti annuali per le stanze singole (33,3%), seguita da Berlino (28,4%) e Francoforte (24%).

Per quanto riguarda gli affitti dei monolocali, Roma detiene il primo posto, con un aumento annuale del 45,8%, seguita da vicino da Amburgo (44,4%) e Reykjavik (40,4%).

Monaco di Baviera ha registrato l’aumento più consistente degli affitti degli appartamenti rispetto all’anno precedente (37,4%), mentre gli affitti di Reykjavik sono aumentati del 31,6% e quelli di Budapest del 29,6%. Sebbene si tratti di dati preoccupanti, si tratta di un mercato degli affitti in ripresa verso la situazione pre-pandemica, con un andamento direttamente proporzionale allo stato iniziale: ancora una volta, è urgente la necessità di trovare un migliore equilibrio tra domanda e offerta.

Top 5 delle città con il maggiore aumento annuale degli affitti per tipo di immobile

Top 5 delle città con i prezzi assoluti più alti nel quarto trimestre per tipo di immobile

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