Bologna, Bolzano, Firenze. Questo il terzetto di province che comandano la classifica sulla qualità della vita stilata dal Sole 24 Ore. Il capoluogo emiliano-romagnolo guida la classifica per la quinta volta in 33 anni ed è salito di cinque posizioni rispetto allo scorso anno.

Medaglia d’oro per Bologna, argento per Bolzano e bronzo per Firenze. Queste le prime tre province in cui si vive meglio secondo la consueta analisi annuale de Il Sole 24 Ore. Al quarto posto Siena, che fa un balzo di undici posizioni rispetto allo scorso anno. Poi, due territori alpini: Trento e Aosta. Seguono Trieste e Milano, che perde sei posizioni nei confronti del 2021. Al nono posto Parma, poi Pisa che scala 12 posti in classifica. Il più grande balzo è però quello di Pesaro e Urbino. La provincia marchigiana arriva al 24esimo posto dal 55esimo del 2021.

La provincia di Monza e Brianza è quella che assicura invece maggior benessere alle donne. Registra uno dei tassi di occupazione femminile più alti d’Italia.

Le dieci province dove si vive meno bene

All’ultimo posto si conferma Crotone, preceduto da Isernia che perde 25 posizioni rispetto al 2021. Poi, Caltanissetta. Al 104esimo posto c’è Foggia e al 103esimo Vibo Valentia. Risalendo la classifica, si trovano Reggio Calabria, Taranto ed Enna. Chiudono la graduatoria delle dieci province dove si vive peggio tre territori campani: Caserta, Napoli e Salerno. I dieci capoluoghi con la minore qualità della vita sono nel Mezzogiorno.

I criteri dell’analisi

Redatta dal 1990, l’analisi del principale quotidiano economico italiano prende in esame novanta indicatori, suddivisi in sei macro-categorie tematiche: ricchezza e consumi; affari e lavoro; ambiente e servizi; demografia, società e salute; giustizia e sicurezza; cultura e tempo libero. Gli indicatori sono tutti certificati da fonti ufficiali, istituzioni e istituti di ricerca.

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