Tre deputati della maggioranza di centrodestra hanno presentato un emendamento alla Manovra per cancellare la 18App e destinare i fondi ad una serie di altre iniziative culturali. Insorgono le opposizioni: “Il Bonus cultura non si tocca”.

Eliminare il Bonus cultura e destinare 230 milioni di euro all’anno ad altre misure. La proposta è stata lanciata da tre deputati della maggioranza: Federico Mollicone (Fratelli d’Italia), Rossano Sasso (Lega) e Rita Dalla Chiesa (Forza Italia). La proposta è stata inclusa in un emendamento, ossia in una proposta di modifica parlamentare alla legge di Bilancio.

Gli emendamenti dei parlamentari

L’idea è parte delle centinaia di emendamenti depositati dai parlamentari. I deputati hanno infatti a disposizione solo 400 milioni di euro per le modifiche su una Manovra da più di 30 miliardi. Eliminare alcune misure serve a trovare altri soldi: in questo caso verrebbero utilizzati per rafforzare il Fondo per il sostegno economico temporaneo dei lavoratori dello spettacolo e quello per gli operatori dell’editoria e delle librerie.

Tutte le reazioni

Ad attaccare l’emendamento è stato proprio Matteo Renzi, oggi senatore del gruppo Azione-Italia Viva-Renew Europe. “Chi crede che tagliare sulla cultura sia un errore firmi e faccia girare questa petizione“, ha scritto l’ex presidente del Consiglio rilanciando un appello del suo partito.

La capogruppo del Partito Democratico al Senato Simona Malpezzi ha invece detto: “È inaudito che il Presidente della commissione cultura Camera, Federico Mollicone e un ex sottosegretario all’istruzione, Gaetano Sasso, firmino un emendamento per abrogare 18 App che ha consentito ai ragazzi di avvicinarsi alla cultura”. “Si vuole impedire la libertà e il desiderio dei giovani di accedere ai consumi culturali e così facendo si penalizza pesantemente anche l’industria culturale del Paese. Ancora una volta si toccano i più fragili”, ha aggiunto l’ex insegnante di scuola superiore. Critiche sono arrivate anche dall’ex ministro della Cultura Dario Franceschini.

Cosa è il bonus cultura e come si chiede

Introdotto dal governo Renzi dopo gli attentati a Parigi del novembre 2015, la 18App è un buono di 500€ da spendere in cinema, musica e concerti, eventi culturali, libri, musei, visite a monumenti e parchi archeologici, teatro e danza, prodotti dell’editoria audiovisiva, corsi di musica, teatro e lingua straniera. Oltre che in abbonamenti a quotidiani anche in formato digitale. Lo può chiedere chi ha compiuto 18 anni. Per i classe 2003, sarà utilizzabile fino al 28 febbraio 2023. Il buono viene erogato senza limiti Isee: sia i più ricchi che i più poveri ricevono la stessa quantità di denaro.

Fonte Agi

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