L’Eurostat ha pubblicato i dati sull’inflazione annua ad ottobre 2022, mostrando un aumento rispetto a settembre. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella durante la Giornata Mondiale del Risparmio: “La difesa del valore dei redditi è primaria”
L’inflazione annuale dell’eurozona è attesa al 10,7% nell’ottobre 2022, in aumento rispetto al 9,9% di settembre. Lo stima l’Eurostat, l’ufficio statistico dell’Unione europea. I beni che hanno registrato l’impennata maggiore sono quelli energetici, cresciuti del 41,9% in un anno. A seguire cibo, alcol e tabacco (più 13,1%), beni industriali non energetici (6,0%) e servizi (4,4%). Venerdì l’Istituto nazionale di statistica aveva invece calcolato che fare la spesa in Italia a ottobre è costato il 12,7% in più rispetto a un anno fa.
Mattarella: “La difesa del valore dei redditi è primaria”
Sul tema dell’inflazione è intervenuto anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla 98esima Giornata mondiale del Risparmio: “La difesa del valore dei redditi e del risparmio contro la crescita dell’inflazione, dovuta all’impennata del costo dell’energia e degli altri beni di prima necessità, appare, più che mai un compito primario al quale la Repubblica è tenuta per Costituzione“.
Giorgetti: “Occorrono politiche di rapido contrasto all’inflazione”
Il convegno ha ospitato anche il nuovo ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti. Il leghista si è detto convinto che occorra “adottare politiche di rapido contrasto al fenomeno inflattivo, in grado di frenare sì la crescita dell’aumento dei prezzi, ma soprattutto tali da evitare che tale crescita sia prolungata”.
Visco (Bankitalia): “Interventi siano temporanei e mirati”
Il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco ha esortato invece a “interventi temporanei e mirati, destinati ai nuclei e ai comparti produttivi in maggiore difficoltà”. Si è poi concentrato sull’andamento delle retribuzioni, fondamentale per capire se si stia innescando la spirale prezzi-salari, ossia aumenti di prezzi e stipendi che si causano a cascata (qui trovi il meccanismo spiegato bene). “La dinamica salariale, in Italia e in generale nell’area dell’euro, è finora rimasta moderata”, ha detto Visco aggiungendo che “nel nostro Paese le retribuzioni contrattuali, al netto delle componenti una tantum, hanno registrato nel secondo trimestre una crescita tendenziale (anno su anno, ndr) dello 0,9%, 0,3 punti in più rispetto a quella di inizio anno, soprattutto per via dei rinnovi dei contratti nel settore pubblico“. Il governatore ha poi aggiunto: “La dinamica del costo del lavoro si rafforzerebbe nella parte finale di quest’anno e nel prossimo per gli aumenti che potrebbero essere concessi al fine di compensare la perdita di potere di acquisto dei lavoratori, connessi in alcuni paesi anche agli incrementi dei salari minimi”.
Visco (Bankitalia): “Procedere in modo graduale sui tassi”
Visco si è poi concentrato sulla Banca centrale europea, che ha alzato giovedì i tassi di interesse dello 0,75% (qui l’approfondimento per capire come questo impatti sui mutui). L’obiettivo? Combattere l’inflazione con il rischio però di contribuire a innescare un rallentamento, se non una recessione, dell’economia. “L’elevata incertezza richiede di procedere in modo graduale, valutando con attenzione l’adeguatezza dell’orientamento monetario sulla base delle evidenze che si renderanno via via disponibili. Non va comunque sottovalutato il pericolo che il deterioramento delle prospettive economiche si riveli peggiore del previsto, rendendo sproporzionato un passo eccessivamente rapido nella normalizzazione dei tassi ufficiali”, ha detto Visco che è membro del Consiglio direttivo della Banca Centrale europea, ovvero l’organo che decide sui tassi di interesse.