Il settore del fashion nel nostro Paese crea un giro d’affari per oltre ottanta miliardi di euro e più del 15% del suo valore lo detiene la città di Milano. La camera arbitrale del capoluogo lombardo ha diffuso i dati più recenti sul fatturato dell’industria e sulle modalità con cui vengono risolte le contese tra i grandi marchi.

La camera arbitrale di Milano, in preparazione della 13esima edizione dell’annual conference, dedicata all’arbitrato per le imprese del settore della moda, ha diffuso i dati sul settore della moda italiano. L’industria crea un giro d’affari in Italia pari a 86,7 miliardi di euro all’anno. Il 15,6% di questo valore è concentrato a Milano, il cui volume d’affari vale 13,5 miliardi di euro all’anno. L’export di Milano del settore moda nei primi sei mesi dell’anno ha registrato un valore di 4,9 miliardi ed è cresciuto del 31,4% nel primo semestre del 2022 rispetto al primo semestre del 2021.

Come risolvono controversie le case di moda

Sempre più imprese italiane e straniere, che operano nel settore della moda, fanno ricorso all’arbitrato e alla mediazione per risolvere le controversie legate principalmente a distribuzione, tutela del marchio, compravendita e fornitura. Milano viene scelta sempre più spesso dalle imprese straniere come sede per risolvere le controversie e il 40% di chi ricorre all’arbitrato Cam è un brand di lusso. Cam dall’inizio della propria attività ha gestito 3 mila arbitrati, oltre 14 mila mediazioni e 240 riassegnazioni di nomi a dominio. Negli ultimi 5 anni, dal 2018 al 2022, sono state depositate 585 nuove domande di arbitrato, in media 117 all’anno, pari a circa 10 nuove domande al mese, una ogni tre giorni lavorativi.

Inoltre, dal 2008 sono state depositate in Cam 27 richieste di riassegnazione da parte di aziende del lusso. La procedura è uno strumento specifico per la lotta all’accaparramento illecito di nomi a dominio (i siti web, ndr) identici o confondibili con marchi registrati. Queste 27 procedure sono tutte terminate con esito positivo per il reclamante. “Evidenziare come Milano e l’Italia grazie ai cosiddetti sistemi di Adr possano offrire soluzioni ai conflitti tra imprese di diversa nazionalità e appartenenti a sistemi giuridici diversi”, ha dichiarato Stefano Azzali, direttore generale della camera arbitrale di Milano. “I numeri ci dicono che sempre più imprese fanno ricorso all’arbitrato Cam per risolvere le controversie nel settore moda e Milano diventa sempre più internazionale anche per la risoluzione delle stesse controversie“.

Fonte Adnkronos

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