LA VENEZIA DEI GIUSTI – NON SARÀ UN CAPOLAVORO QUESTO “MONA LISA AND THE BLOOD MOON”, TERZO FILM DI ANA LILY AMIRPOUR. LA SUA NUOVA EROINA, APPENA SCAPPATA DA UNA CASA DI CURA PER ADOLESCENTI MENTALMENTE INSTABILI, È UNA RAGAZZA SCONVOLTONA CHE GIRA DI NOTTE IN UN’AMERICA PROFONDA POPOLATA DI MASCHI PEZZI DI MERDA E DROGATELLE CHE VOMITANO – FINISCE A NEW ORLEANS CON UNA SPOGLIARELLISTA DI UNA CERTA ETÀ, KATE HUDSON, CHE LA UTILIZZERÀ PER VENDICARSI DEI CLIENTI STRONZI… VIDEO

 

Marco Giusti per Dagospia

 

mona lisa and the blood moon mona lisa and the blood moon

“Ci vediamo nel sequel” dice il simpatico spacciatore e dj, Craig Robinson, alla protagonista, la giovane coreana Jeon Jong-seo, nel ruolo della ragazza con superpoteri un po’ alla mainetti Mona Lisa Lee in onore sua della canzone di Nat King Cole sia di Bruce Lee sia del nuovo cinema coreano alla Bong Joon-ho.

 

Avete già capito, no? Non sarà un capolavoro questo “Mona Lisa and the Blood Moon”, terzo film della squinternata iranian-americana Ana Lily Amirpour, dopo l’horror sanguinolento con vampiretta “A Girl Walks Home Alone at Night” e il fantascientifico violento con eroina senza una gambav “The Bad Batch” che proprio a Venezia vinse un Premio Speciale della Giuria, ma si vede con piacere , come un vecchio film di genere anni 70. Dei tre suoi film è forse il più debole, ma anche il più adatto a un pubblico di ragazzini.

 

il cast di mona lisa and the blood moon il cast di mona lisa and the blood moon

L’idea di cinema politico, femminista e di genere però è la stessa di sempre. La sua nuova eroina, appena scappata da una Casa di Cura per Adolescenti Mentalmente Instabili, grazie al superpotere di controllare le azioni della gente, come in “The Power” di Byron Haskin, è una ragazza sconvoltona che gira di notte con la luna piena del titolo in un’America profonda popolata di maschi  pezzi di merda e drogatelle che vomitano mentre in tv scorrono le immagini degli orrori americani in Medio Oriente e di Trump che stringe la mano a Ciccio Kim.

kate hudson sul set di mona lisa and the blood moon kate hudson sul set di mona lisa and the blood moon

 

Mona Lisa finisce a New Orleans in quel di Bourbon Street con una spogliarellista di una certa età, Kate Hudson, che la utilizzerà per vendicarsi dei clienti stronzi, uno le ha dato due dollari di mancia (“due dollari sono due dollari ), ma soprattutto ripulire i bancomat e le tasche della gente. Mona Lisa non capisce perché i maschi siano così interessati alle donne nude, è come se si fosse svegliata senza memoria da un letargo. Un punto zero femminile da dove ricominciare.

 

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Nulla capiamo di lei e del suo passato, rimanendo più un’aliena che un personaggio, ma si legherà di tenera amicizia col figlio di Kate Hudson, che le insegnerà l’heshing, il ballare da soli senza freni e si dimostrerà l’unico essere umano amico. “Chi sei?” Chiede una alien queen in un film che Mona Lisa vede in TV. “Sono un uomo” risponde l’astronauta. Segue calcio nelle palle al maschio  Bella citazione. Precisa. Che colpisce nel punto giusto. Magari non basta per fare un film. Ottima la cover americana di “Estate” di Bruno Martino.

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Redazione Dagospia