Secondo un sondaggio, quattro piccole e medie imprese su dieci hanno intenzione di aumentare il valore dei benefit per i propri dipendenti dopo la detassazione di questi decisa dal governo di Giorgia Meloni. Ecco perché è una buona notizia.

L’intervento del governo sui fringe benefit sembra convincere le piccole e medie imprese italiane, ossia le aziende con meno di 250 dipendenti e 50 milioni di fatturato annuo. In seguito alla grande detassazione destinata ai bonus aziendali per pagare le utenze presentata dal governo di Giorgia Meloni, quattro piccole e medie imprese su dieci hanno intenzione di aumentare il valore dei benefit per i propri dipendenti. Altre quattro su dieci hanno dichiarato di volerli erogare.

È quanto emerge da un sondaggio condotto da SWG per Confesercenti, l’associazione che riunisce più di 350mila piccole e medie imprese del commercio, del turismo, dei servizi, dell’artigianato e dell’industria.

Cosa sono i fringe benefit

La misura è stata decisa dal governo guidato da Giorgia Meloni che l’ha definita in conferenza stampa “una sorta di ulteriore tredicesima detassata“. La norma è stata introdotta nel primo decreto legge Aiuti varato dal nuovo esecutivo contro il caro energia. Prevede la detassazione fino a 3.000 euro per i bonus aziendali destinati a pagare le utenze di luce, acqua e gas. Riguarda però solo i lavoratori che ricevono benefit dalla propria azienda e sarà valida fino alla fine del 2022. Il governo Draghi l’aveva già introdotta con un tetto fino a 600 euro per le utenze e fino a 200 per il carburante.

Perché il sondaggio è importante

Come mostra il grafico qui sopra, i critici della misura sottolineano che i fringe benefit riguardano soprattutto i dipendenti con uno stipendio più alto. E che coinvolgono soprattutto le aziende più grandi, che hanno tendenzialmente più margini di guadagno e che quindi possono erogare bonus più generosi ai dipendenti. La caratteristica – secondo alcuni il problema – principale dell’economia italiana è la forte presenza di piccole e medie imprese. Se però un buon numero di queste ha intenzione di servirsi dell’incentivo del governo, significa che la misura potrebbe avere un impatto maggiore di quello pronosticato.

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