AAA cercasi operai specializzati: in più di un caso su due le imprese dichiarano di faticare a trovarli. E, prima di incontrare qualcuno con le caratteristiche e le competenze richieste, passano quasi cinque mesi.

Nuovi dati allarmanti sulla mancata corrispondenza tra domanda delle imprese e offerta di lavoratori. A fornirli è il sistema informativo Excelsior, realizzato dall’Agenzia nazionale politiche attive del lavoro (Anpal) e dall’Unione delle Camere di commercio italiane, in collaborazione con il ministero del Lavoro. A pubblicarli in anteprima è stato invece Il Sole 24 Ore in edicola oggi, martedì 27 dicembre.

I cinque lavoratori più cercati

II profilo più difficile da trovare? Chi lavora nel commercio e nella riparazione di autoveicoli e motocicli. Faticano molto anche le industrie metallurgiche e dei prodotti in metallo: in un caso su tre non trovano proprio candidati. Segue il comparto del legno e del mobile. Fuori dal podio, le costruzioni che penano nel trovare un nuovo assunto in un caso su due. Forse, a causa dei bonus edilizi, le imprese hanno più bisogno di personale che in passato. Al quinto posto, i servizi informatici e delle telecomunicazioni.

Leggi anche: Dal Superbonus 110% all’ecobonus, quando scadono

I giovani lavoratori più richiesti

Difficoltà anche a trovare giovani dipendenti. In quattro casi su dieci, le imprese dicono di dover sudare sette camicie per trovare un dipendente. Va ricordato che, tra gli occupabili, quasi un under 24 su quattro sta cercando lavoro. Tra gli under 29, il profilo più irreperibile è il farmacista che le imprese faticano a trovare in quasi tre casi su quattro. Seguono il tecnico programmatore e chi posa tubazioni idrauliche e gas. Fuori dal podio, gli elettricisti nelle costruzioni civili e simili che non si trovano in quasi sette casi su dieci. Quinti gli attrezzisti di macchine utensili e le professioni assimilate.

Leggi anche: Istat: mezzo milione di occupati in più rispetto a un anno fa

Oltre cinque milioni di assunzioni programmate nel 2022

Quest’anno sei imprese su dieci hanno previsto assunzioni: in totale ne sono state programmate 5,2 milioni. Una percentuale in crescita dell’11% rispetto a un anno fa, quando erano stati contemplati 4,6 milioni di inserimenti. Ma le imprese dichiarano di faticare a trovare profili adeguati nel 41% dei casi: lo scorso anno questa percentuale era al 32%. I motivi? In quasi due casi su tre non si trovano lavoratori con le caratteristiche e le competenze richieste. Solo in una situazione su tre la preparazione del candidato non è adeguata.

Source link

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *